Stormfront, in 25 rinviati a giudizio a Roma: accusati di odio razziale e minacce

Stormfront, in 25 rinviati a giudizio a Roma: accusati di odio razziale e minacce
Il gup di Roma ha rinviato a giudizio 25 persone ritenute vicine al movimento di estrema destra Stormfront. Sono accusati di odio razziale, minacce, violazione della legge...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il gup di Roma ha rinviato a giudizio 25 persone ritenute vicine al movimento di estrema destra Stormfront. Sono accusati di odio razziale, minacce, violazione della legge Mancino. Secondo il pm gli imputati avrebbero pubblicato sulla sezione italiana del forum "Stormfront" post contro immigrati, ebrei e responsabili istituzionali.




Il pm Luca Tescaroli ha parlato di fatti avvenuti tra il 2011 e il 2012. Il gup Giovanni Giorgianni ha fissato il processo al prossimo 15 dicembre davanti alla prima sezione penale. Il giudice ha, inoltre, formalizzato il patteggiamento per altri sei imputati con pene comprese tra i 7 mesi e l'anno e mezzo di reclusione e con la condanna di altri due a 8 mesi che avevano scelto il rito abbreviato. Due imputati, senza precedenti penali, sono stati messi alla prova, due sono stati assolti e l'ultimo prosciolto per mancanza di querela.



«La decisione del gup ci soddisfa e confidiamo che dal dibattimento possa emergere la gravità degli episodi contestati», commentano gli avvocati Daniele Stoppello e Luciano Daffarra legali per conto dei giornalisti Marco Pasqua ed Enrico Sassoon. Nel procedimento figurano come parti lese anche lo scrittore Roberto Saviano e il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. Dal canto suo l'avvocato Arianna Agnese, che difende uno degli imputati, «non condivide le risposte giuridiche in tema di giurisdizione trattandosi di reati commessi all'arresto».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero