Le sac a poche dell'Oasi dei Golosi spuntano sul piazzale della stazione Tiburtina

L'installazione artistica fino a qualche settimana fa era al Gazometro in via del Commercio

l'oasi dei golosi alla stazione tiburtina
Sull’ampio piazzale antistante l’ingresso della Stazione Tiburtina è sotto lo sguardo incredulo e il curioso dei passanti è spuntata...

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Sull’ampio piazzale antistante l’ingresso della Stazione Tiburtina è sotto lo sguardo incredulo e il curioso dei passanti è spuntata un’installazione “artistica” fatta di sette coni o meglio sette sac à poche in metallo fatto di piastre e bulloni con beccucci diversi, sì proprio quelle che si usano in pasticceria infatti l’opera porta il nome dell’Isola dei Golosi che fino a due settimane fa era posizionata al Gazometro in via del Commercio nel quartiere Ostiense. L'opera è stata progettata e realizzata da Sabrina Morreale e Lorenzo Perri architetti, docenti e founding partners di Lemonot per il Festival dell’Architettura disputatosi a Roma lo scorso giugn:. «E’ un’installazione provvisoria altrimenti sarebbe servito un bando  - dice l’assessore del II municipio Paola Rossi - è un’installazione artistica in un piazzale molto grande e vuoto che vuol essere un valore aggiunto alla stazione ferroviaria, è un progetto che ha coinvolto il II municipio e il Comune di Roma che è ancora assegnatario dell’area».

Un’ installazione che ha subito scatenato i commenti dei social come Quelli di Piazza Bologna, con Giovanna che ha esordito andando a centro “sono ispirati a un sac a poche” seguito poi da un commento più critico di Chantal  “ma a cosa servirebbe sta roba ? Cioè è solo arte o vuole essere qualcosa di utile vi prego io non ci arrivo”. Alex invece ha commenatto dando un’interpretazione tutta sua: “sono alberi moderni nessuna manutenzione e nessun problema per chi li pianta” seguita dal commento ironico di Eugenia “un pasticcere che si è perso i beccucci per fare la panna?“. Oppure con Massimo che concluso spostando il discorso sulla viabilità di zona “vogliamo parlare del caos che si verifica sulla Nomentana dopo l'abbattimento della tangenziale e la "riqualificaziine" della Tiburtina. Inoltre in questi giorni sulla Nomentana fra via dei Frentani e viale Regina Margherita, vista la chiusura dei due controviali per la "spuntatura" degli alberi, il caos regna sovrano, forse sarebbe il caso di permettere la circolazione sulle 4 corsie centrali e rendere più proattivi i vigili in modo di agevolare il traffico sia verso Porta Pia sia verso Batteria Nomentana”. Insomma nel bene o nel male, purché se ne parli.

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Il Messaggero