Risposte contraddittorie, per questo il Codacons ha inviato all'Anac gli atti pervenuti da Atac e Otis in merito alla situazione della metro A di Roma e della riapertura della...
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Si legge nell'istanza inviata oggi all'Anticorruzione: «Molte delle questioni rappresentate dalla scrivente hanno trovato delle risposte parziali, a tratti non chiare e comprensibili, con rappresentazioni di circostanze che ad oggi non sembrano fornire in maniera univoca, concreta e precisa risoluzioni della vicenda rimanendo fumose le cause, le tempistiche e le modalità di ripristino di un servizio fondamentale per la collettività». Nel dettaglio, si legge, nell'istanza del Codacons, «nella nota di Atac a firma di Mario Macaluso del 18 aprile 2019 “Il materiale necessario per la riparazione delle scale mobili di Repubblica come per alcune delle scale mobili di Barberini risulta disponibile solo presso la casa costruttrice Otis. La Otis, su richiesta della società di manutenzione incaricata, ha dichiarato di fornire gli organi meccanici risultati non idonei all'esercizio in 6 settimane dal momento dell'ordine”, mentre nella nota di Otis a firma di Costantino Aldè dell'8 aprile 2019 “Dal 2009 Otis non ha più fornito alcun tipo di manutenzione sugli impianti di ascensori e scale mobili della metropolitana di Roma. In particolare, non risulta pervenuta dal manutentore delle scale alcuna richiesta di parti di ricambio per la scala mobile nella stazione di Repubblica dove si è verificato l'incidente di ottobre 2018. La scala mobile era ancora sotto sequestro alla data della Vostra richiesta. Non abbiamo quindi informazioni relativamente al punto a) di cui all'istanza in oggetto”.
Da tali risposte non può che evidenziarsi una assoluta poca chiarezza e un ennesimo scaricabarile di responsabilità che finisce per danneggiare i cittadini utenti del trasporto pubblico che ancora oggi attendono risposte concrete sul ripristino delle stazioni della metropolitana di Roma - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Di fronte a questo scenario inquietante abbiamo deciso di coinvolgere l'Anac, affinchè apra una indagine sul caso e verifichi la correttezza delle affermazioni delle due società». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero