Sperava di non frequentare più i corridoi della procura di piazzale Clodio. E invece, dopo essere sopravvissuta al «Marra-gate» e al «polizza-gate»,...
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Un progetto su cui Lanzalone - pur non avendone titolo, per l'accusa - dava consigli e «si comportava di fatto come un assessore», aveva detto ai pm il 31 maggio l'ex responsabile dell'Urbanistica capitolina, Paolo Berdini, fatto fuori dalla giunta pentastellata proprio per divergenze in merito al progetto-stadio. Lanzalone, ingaggiato a costo zero dal Comune, per i pm sarebbe stato remunerato dall'amico Parnasi e, in cambio, lo avrebbe favorito.
IL NODO
Un'ora di colloquio necessaria ai pm per cercare di sciogliere uno dei nodi cruciali dell'inchiesta. Perché la nomina dell'uomo voluto dai vertici del M5S ha assunto i contorni del giallo: la delibera con cui Lanzalone veniva nominato consulente del Comune a titolo gratuito non sarebbe mai stata formalizzata.
Proprio su questo dettaglio si sono concentrate le domande rivolte alla prima cittadina.
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Il Messaggero