Roma, stadio Flaminio, cancelli chiusi e vigilanza no stop: «Presto tornerà lo sport»

Roma, stadio Flaminio, cancelli chiusi e vigilanza no stop: «Presto tornerà lo sport»
Catene ai cancelli per sigillare l'abbandono. Oltre le inferriate verdi chiuse con nuovi lucchetti, ammassi di rifiuti e gradini anneriti. Un'auto della vigilanza inviata...

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Catene ai cancelli per sigillare l'abbandono. Oltre le inferriate verdi chiuse con nuovi lucchetti, ammassi di rifiuti e gradini anneriti. Un'auto della vigilanza inviata dal Comune per sorvegliare quel che resta dello stadio Flaminio fa avanti e indietro lungo il perimetro. C'è chi in cerca di un varco costeggia la rete di ferro, si avvicina ai cancelli per provare ad entrare. Li trova chiusi. Ci proverà forse con il buio a scavalcare il recinto e passare la notte in quello che era un monumento per lo sport ed è diventato un dormitorio per disperati. Come il cingalese di 67 anni che è stato trovato morto venerdì mattina dai vigili del Nae nell'ex astanteria. Sulin Wickrmasingha era a terra tra i rifiuti, accanto all'armadietto delle medicine, sangue alla nuca. Domani sarà effettuata l'autopsia, disposta dal pm Rocco Stefano Fava, ma per gli inquirenti l'ipotesi più probabile è che sia morto per un malore. Sono state ascoltate le due persone che in quel momento si trovavano con lui, la loro versione è compatibile con gli esami finora svolti.


IL FUTURO
Sette persone che avevano fatto dello stadio progettato tra il 1957 e il 1958 da Pier Luigi Nervi e dal figlio Antonio un accampamento sono state identificate e trasferite in una struttura di accoglienza. Fuori dallo stadio restano parcheggiate quattro roulotte, una all'altezza del cancello per gli ingressi 26, 27 e 28. Accanto, carrelli rubati ai supermercati pieni di bottiglie d'acqua e passeggini. Tre camper in piazza Ankara.

E adesso che succederà? Intanto l'impianto abbandonato viene vigilato, non si sa fino a quando. Sono anni che lo sgomberano e ogni volta i senzatetto tornano. «Stiamo valutando una soluzione temporanea per rendere vivibile l'anello esterno», spiega l'assessore allo sport Daniele Frongia. «L'idea è quella di trasformarlo in un'area dedicata allo sport fruibile gratuitamente». Un progetto del II Municipio, «abbiamo già preso contatti con le associazioni di volley, arrampicata, danza sportiva, skate. Questo servirà anche per controllare l'area», dice Francesca Dibello, presidente del II municipio. Settantasettemila euro per la pulizia esterna e 5mila per i nuovi cancelli. lntanto, aggiunge Frongia, «sarà presto installato un gabbiotto con i materiale e gli attrezzi necessari ai tecnici della Sapienza per lo studio della struttura con la Fondazion Getty di New York. E anche questo contribuirà a un maggior controllo».
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Il Messaggero