Roma, sparatoria in un negozio a San Lorenzo

Roma, sparatoria in un negozio a San Lorenzo
Paura nel cuore di San Lorenzo. Ieri pomeriggio un individuo ha sparato più colpi di pistola da distanza ravvicinata al titolare di una fabbrica di ombrelloni in via dei...

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Paura nel cuore di San Lorenzo. Ieri pomeriggio un individuo ha sparato più colpi di pistola da distanza ravvicinata al titolare di una fabbrica di ombrelloni in via dei Lucani. La vittima, 35 anni, è stata ferita ad una gamba e portata al policlinico Umberto I dove è stata operata d'urgenza per rimuovere il proiettile. Non corre pericolo di vita ma la sue ferite vengono definite «gravi». Sono i carabinieri della Compagnia piazza Dante ad indagare sulla sparatoria e sul ferimento avvenuto in uno dei principali quartieri della movida capitolina. Non è escluso che l'episodio sia legato a un giro di estorsioni. La dinamica è ancora tutta da chiarire.


Il fatto è avvenuto ieri intorno alle 17, si presume che l'uomo non conoscesse la vittima perché una volta entrato nella fabbrica ha chiesto a diversi dipendenti dove fosse ma soprattutto chi fosse il titolare dell'azienda. Un comportamento per il quale i carabinieri ipotizzano che ci sia un mandante. A quel punto la vittima ha risposto, presentandosi di fronte a quello che sarebbe poi divenuto il suo aggressore. «Sono io il titolare, cosa succede?». Ecco che l'individuo, a volto coperto, ha estratto una pistola semiautomatica e ha esploso a distanza ravvicinata tre colpi, uno dei quali ha ferito alla gamba l'uomo che è caduto a terra in una pozza di sangue. Prima di sparare, però, l'aggressore avrebbe insultato il titolare come se gli rimproverasse qualcosa avvenuta in passato.

Sul posto la scientifica per i rilievi, gli investigatori passeranno al setaccio le telecamere della zona per vedere chi ha sparato. Il ferito ha raccontato ai militari di non aver capito chi fosse: «Non l'ho riconosciuto...». I colpi sparati sono stati sentiti dai negozi e ristoranti vicini. «C'è stato un fuggi fuggi generale - raccontano alcuni testimoni - gli spari si sono sentiti bene. Abbiamo avuto paura, qui siamo abbandonati».

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Il Messaggero