ROMA Prima la lite, poi gli spari. Una movida violenta, anzi violentissima. Che arriva addirittura a sfiorare la strage. È quanto accaduto la scorsa notte all'Eur...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA RICOSTRUZIONE
Erano da poco passate le 4.30 quando sono stati esplosi diversi colpi di pistola in strada, almeno una decina. Immediato il fuggi fuggi tra i clienti che si trovavano all'esterno della discoteca, luogo di ritrovo della movida bene della Capitale. Tra i feriti un ragazzo spagnolo che stava mangiando un panino a pochi passi dall'ingresso insieme a due suoi amici e connazionali (tutti appartenenti allo staff della Primavera calcio del Villarreal), arrivati a Roma giovedì per la partita di Europa League tra la Roma e la prima squadra spagnola. «All'inizio pensavamo ad uno scherzo - hanno raccontato i ragazzi - c'era la festa di Carnevale e molte persone erano mascherate, una ragazza era persino vestita da poliziotta con una pistola finta. Poi quel ragazzo vestito di nero è sbucato all'improvviso e non si è capito più nulla». Alla fine della follia in quattro sono stati centrati dai proiettili di una semiautomatica (rimbalzati sul marmo). La polizia che indaga sulla vicenda ha fermato un 26enne, romano e con precedenti penali. La pistola non è stata trovata ma gli investigatori ritengono di avere indizi a carico del ragazzo comprese alcune testimonianze.
Le indagini comunque continuano per capire se altri abbiamo sparato. Le ambulanze del 118 hanno soccorso i feriti trasportandoli in diversi ospedali. Due i più gravi, di cui uno ricoverato in codice rosso. Lo spagnolo, 25 anni e tre italiani di 30, 35 e 42. Gli investigatori ipotizzano che l'obiettivo di quegli spari all'impazzata potesse essere il personale della sicurezza del locale che, a quell'ora, sosta abitualmente all'esterno per la chiusura. Il gruppetto di 3 o 4 persone che era stato cacciato dalla discoteca «aveva creato molti problemi all'interno del locale», racconta no alcuni testimoni. Tanto che era stato chiesto l'intervento della polizia un'ora prima (ma si subito dileguati nel nulla). Poi la decisione della spedizione punitiva a suon di spari. Del caso di occupano gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato Esposizione. Gli agenti hanno sequestrato sul posto alcuni bossoli rimasti per terra e stanno vagliando in queste ore le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver immortalato l'auto in fuga. Ascoltati anche diversi testimoni e clienti della discoteca che avevano trascorso la serata nel locale. «Un atto criminale avvenuto vicino alla nostra porta non può spingerci a non riaprirla - spiegano i gestori del locale - Vorrebbe dire piegarsi alla violenza criminale avvenuta in modo inconcepibile vicino a noi».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero