Spagna ed Est Europa, il virus rovina le vacanze

Spagna ed Est Europa, il virus rovina le vacanze
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Un tempo, per programmare le vacanze, guardavi previsioni del tempo, tariffe aeree, giudizi di altri viaggiatori su spiagge, discoteche e ristoranti. Oggi studi grafici e curve, Rt e indice di contagio. Paese per Paese, regione per regione. Fino a un mese fa la Spagna sembrava una meta perfetta: i nuovi casi positivi erano diminuiti. Tutto riaperto: bar, ristoranti e discoteche promettevano serate di fuoco. Pure troppo, perché una certa spregiudicatezza della Spagna nella ripartenza ha avuto come contraccolpo un’impennata dell’epidemia, tanto che il Regno Unito ha deciso che chi va in vacanza nella penisola iberica al ritorno deve fare 14 giorni di quarantena.


Ma si fa presto a dire Spagna: una cosa sono le Canarie e le Baleari in cui, almeno per ora, l’incidenza del coronavirus è molto bassa, un’altra la Catalogna o Madrid che vede moltiplicarsi il numero dei focolai. Allo stesso modo, chi progettava viaggi nell’Est Europa, dove fino a qualche mese fa la situazione era invidiabile, ora ha dovuto cambiare piani, perché il virus ha cominciato a correre. Forse aveva ragione il poeta un anno fa: «Cosa importa se sognavi Puerto Rico? Ma se restiamo insieme sembra un paradiso anche Ostia Lido».
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Il Messaggero