Roma, allarme smog da tre settimane: domani il picco, pronto il blocco auto

Roma, allarme smog da tre settimane: domani il picco, pronto il blocco auto
Oggi ancora targhe alterne, ma non basta. Le previsioni sono pessime: quanto meno fino a Natale le polveri sottili avranno valori molto elevati in quasi tutta la città....

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Oggi ancora targhe alterne, ma non basta. Le previsioni sono pessime: quanto meno fino a Natale le polveri sottili avranno valori molto elevati in quasi tutta la città. Per questo si sta preparando un piano B, anche alla luce del vertice di ieri tra il commissario Francesco Paolo Tronca e i ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell'Ambiente, Gianluca Galletti: se dopo Santo Stefano l'emergenza polveri sottili proseguirà, si giocherà la carta del blocco totale del traffico. E non è detto che un giorno solo possa essere sufficiente. Sul piatto ci sono anche altre misure più soft, come incentivare l'uso dei mezzi pubblici - magari non facendo pagare il biglietto in alcune fasce orarie - o lavare le strade. Una cosa è certa: Tronca, dopo 23 giorni di seguito di polveri sottili oltre i limiti di legge, sa che non è possibile non prendere provvedimenti. Nell'incontro di ieri - che lui stesso ha chiesto - ha cercato l'avvallo del governo.


LA CAPPA
Prima di tutto è utile fare la fotografia della situazione. Partiamo dal 28 novembre, più di tre settimane fa: la centralina che misura le polveri sottili a Cinecittà supera i limiti previsti dalla legge. Da quel giorno a Roma lo smog non solo non è tornato sotto il livello di guardia, ma è aumentato, undici impianti su tredici segnano che ci sono troppe polveri sottili (Pm10) nell'aria. Il 20 dicembre - si badi, era domenica - tutte le centraline (escluse solo quelle di Arenula e Castel di Guido) registravano l'emergenza, con il record sempre a sud est di Roma, a Cinecittà, con 85 microgrammi per metrocubo (il limite tollerabile è 50). Si tratta di una situazione del tutto anomala, perché tanti giorni di seguito di smog a dicembre non si erano mai visti. Ma c'è altro: le previsioni metereologiche non invitano all'ottimismo. Per domani, ad esempio, la mappa di Roma è caratterizzata da una vasta macchia viola (significa polveri sottili alle stelle), da nord a sud, soprattutto nella parte orientale; anche se a Natale la situazione migliora, comunque il rosso - Pm10 oltre il limiti - colora quasi tutta la mappa interna (ma anche oltre) il raccordo.

LE DECISIONI

E qui si arriva alle decisioni da prendere. Tronca ha chiesto un incontro ai ministri e ieri si è svolto un vertice al quale ha partecipato oltre a Gianluca Galletti (Ambiente) e Beatrice Lorenzin (Salute), anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. L'emergenza smog sta interessando anche altre zone d'Italia - anzi è ancora più grave nella pianura padana - ma di fatto la riunione si è concentrata sul caso Roma. Oggi i ministeri diffonderanno un decalogo in cui inviteranno i cittadini ad alcuni comportamenti virtuosi: spostarsi poco in macchina, non alzare troppo gli impianti di riscaldamento, usare i mezzi pubblici. Ma ovviamente non basta. A Tronca è stato detto che la decisione finale spetta a lui, ma se dopo Natale, malgrado la fisiologica diminuzione del traffico del 25, 26 e 27 dicembre, le polveri sottili saranno fuori legge, allora bisognerà ricorrere a misure più drastiche. Ecco l'ipotesi concreta del blocco totale (un giorno solo potrebbe non bastare) o di una intera settimana con targhe alterne. Per stemperare i disagi, potrebbero essere previste agevolazioni nell'uso dei mezzi pubblici. Per salvarci dallo stop totale del traffico, dobbiamo sperare nella pioggia. Potrebbe andare meglio, potrebbe anche piovere.

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Il Messaggero