Cinque emoticon in un solo messaggio fanno un idiota @stremaTTa Ci sono i due quarantacinquenni, che svolgono un lavoro...
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@stremaTTa
Ci sono i due quarantacinquenni, che svolgono un lavoro serissimo, che fanno smorfie davanti alla fotocamera del cellulare, la caricano su Facebook e si crogiolano per i commenti. C’è l’intellettuale sessantenne, che tra impegnatissimi post sulla situazione politica e la crisi economica, trova il tempo per realizzare con l’applicazione Bitstrips il suo ritratto come fosse un cartoon e poi lo dispensa sui social network.
E che dire della quarantenne, professionista in carriera con due figli, che si balocca per mezz’ora su Google map e le sembra una magia poter vedere con street view il suo palazzo e il suo piccolo mondo, in un quartiere semicentrale di Roma. Ah, puoi anche vedere due impegnati non più ragazzi di mezza età che si scambiano messaggi sugli smartphone con i sistemi di messaggistica Line o Whatsapp o Messenger di Facebook e fanno a gara su chi, nel dialogo, inserisce gli emoticon e gli striker (un tempo le avremmo chiamate faccette) più buffi: i più utilizzati la faccetta spaventata parodia dell’urlo di Munch (Whatsapp), l’orsetto seduto sul water che avverte che vale come un “non disturbare” (Line), il faccione che fa la lingua e ride (Messenger di Facebook). Ecco, in queste sabbie mobili di rincretinimento nel territorio magmatico di socialnetwork-tablet-smartphone-pc stanno affondando, senza speranza, non i ragazzini, ma i quarantenni-cinquantenni-sessantenni. Riscopriamo il fanciullino che è in noi. Solo che è il fanciullino scemo. Ah, a proposito: :-).
mauro.evangelisti@ilmessaggero.it
twitter: @mauroev Leggi l'articolo completo su
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