Si parte dalle periferie, per puntare poi luci e telecamere sul centro storico e sulle aree di maggior pregio della città. Con la parola d'ordine della sicurezza, che sarà...
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LA PERIFERIA
Il primo intervento, immediato, riguarderà un'area esterna al Grande raccordo anulare e da tempo considerata a rischio sul fronte della sicurezza: il quartiere di Tor Bella Monaca, cuore del VI Municipio, uno dei territori della città con la più alta concentrazione di reati commessi. L'idea è di installare, entro la fine dell'anno, ben cinquemila nuovi punti luce, dotati di telecamere collegate con le sale operative di Campidoglio e forze dell'ordine e in grado di registrare 24 ore su 24 ciò che avviene per le strade e segnalare eventuali anomalie. Si tratta di un progetto molto ambizioso, visto che l'intera rete dell'illuminazione pubblica della Capitale conta circa 186 mila punti luce, di cui poco più di quattromila con lampade a led. Solo con Tor Bella Monaca, quindi, verrebbe più che raddoppiato il numero di lampioni dotati della nuova tecnologia, che permette anche di ridurre la bolletta di Palazzo Senatorio. Ma il piano dell'amministrazione capitolina prevede di intervenire, una alla volta, su tutte le aree periferiche della Capitale.
IL CENTRO
La sostituzione dell'illuminazione pubblica con led e telecamere nei prossimi mesi punterà però in buona parte sul centro storico e sulle aree di maggiore afflusso turistico della Città eterna, visto anche l'imminente avvio dell'Anno santo. Qui si è partiti, ovviamente, dal cuore pulsante dell'evento giubilare al via l'8 dicembre, con la sostituzione delle luci di via della Conciliazione, delle fontane di piazza San Pietro, del sagrato e del colonnato del Bernini. Ma se nell'area del Vaticano il restyling ha anche e soprattutto un obiettivo di abbellimento dell'area, che sarà per un anno sotto gli occhi del mondo, nel resto della città la parola d'ordine resta la sicurezza.
LA LISTA
Nell'ultima seduta del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, convocata dal prefetto Franco Gabrielli, è stato stilato un elenco di 12 luoghi dove potenziare l'illuminazione per permettere alle forze dell'ordine di avere una maggiore visibilità sul territorio. Della lista, a cui hanno lavorato il questore di Roma, Nicolò D'Angelo, e il comandante provinciale dei carabinieri, il generale Salvatore Luongo, fanno parte alcuni dei siti più visitati da romani e turisti, come la scalinata di Trinità dei Monti, la terrazza del Gianicolo nel cuore di Villa Borghese, un tratto di via XX Settembre (nei pressi dell'Ambasciata del Regno Unito), ma anche zone più periferiche, come il Pigneto, uno dei fortini dello spaccio, dove l'immigrazione clandestina trova spesso riparo.
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Il Messaggero