Sono scesi dal tetto dell'ex istituto agrario di via Cardinal Capranica, a Primavalle, Roma, gli ultimi 20 occupanti che in catene avevano protestato fino all'ultimo...
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Decine di occupanti della ex scuola di Primavalle erano usciti dallo stabile dove da ore era in corso una operazione di sgombero. Altri 50 erano barricati sul tetto. Sono in apparenza stranieri, molti spingono passeggini con bambini. La polizia al megafono continua a mandare messaggi tranquillizzanti: «Intanto uscite, poi si troveranno le soluzioni abitative». Ma gli ormai ex occupanti sono disperati: «Ci è stato detto di uscire in 10 minuti», altri mostrano alcuni documenti. Gli ex occupanti si stanno radunando i loro averi nel cortile della struttura, dove sono presenti anche due squadre di polizia e carabinieri.
«Alcuni esponenti dei movimenti per la casa hanno bloccato piazza Clemente XI, manifestando e spiegando l'accaduto. Sono oltre cento persone, e hanno esposto uno striscione 'Il sonno della ragione provoca sgomberì». A riferirlo all'agenzia Ansa è il capogruppo di Demos in Consiglio regionale del Lazio, Paolo Ciani, che dalla scorsa notte è alla ex scuola di via Capranica, dove da ore è in corso uno sgombero.
«Andremo in un posto tipo un hotel, una stanza con il bagno per noi e una stanza per i bambini, ci dicono, ma non sappiamo niente.
Tutto era pronto, fin dall'alba, per lo sgombero dell'edificio occupato di via Cardinal Capranica, a Primavalle, alla periferia di Roma. Blindati e agenti in tenuta antisommossa pronti a intervenire, già nella notte, per 'liberare' la grande struttura, una ex scuola occupata da anni. E, intanto, in mattinata, poco dopo le 10, c'è stato un fitto lancio di oggetti dalle finestre dell'immobile da liberare: le forze dell'ordine hanno risposto con gli idranti. Alcuni occupanti hanno incendiato anche dei copertoni e promettono «di resistere allo sgombero».
Attorno allo stabile le forze dell'ordine hanno creato un'ampia zona di protezione inaccessibile. Una colonna di fumo nero, intanto, si è alzata in aria: gli occupanti hanno incendiato dei copertoni. La polizia, intanto, in assetto antisommossa è entrata nell'ex scuola e sta trattando con gli occupanti che dall'alto del tetto della scuola protestano animatamente e lanciano oggetti. Un fotografo è rimasto colpito. «Uscite con le mani alzate», afferma al magafono un funzionario di polizia e già alcuni stanno uscendo pacificamente ma la tensione rimane molto alta. Sul tetto si vedono persone che hanno ammonticchiato copertoni di auto. Intanto i vigili del fuoco stanno spegnendo il rogo che era stato acceso
Sono circa duecento le persone all'esterno della struttura dove, dalle 5 del mattino, i movimenti avevano annunciato un «muro popolare» contro lo sgombero. Alcune decine di occupanti sono invece 'barricati' dentro la struttura per scongiurare l'intervento delle forze dell'ordine. Secondo quanto si è appreso, un gruppo di occupanti avrebbe accettato l'assistenza alloggiativa. Tutta l'area è blindata.
Per questa mattina, alle 5, i movimenti si erano dati appuntamento proprio su quella strada per evitare lo sgombero del palazzo. Gli organizzatori hanno però anticipato la manifestazione e hanno chiamato a raccolta gli attivisti già per questa notte.
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Il Messaggero