Virgilio occupato, la polizia sgombera il liceo alle 7: «Intervento richiesto dal preside»

Il blitz scatta poco dopo le 7 di mattina, mentre la gran parte degli occupanti ancora dorme, al primo piano. Qualche momento di tensione, alcuni ragazzi, all'ingresso,...

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Il blitz scatta poco dopo le 7 di mattina, mentre la gran parte degli occupanti ancora dorme, al primo piano. Qualche momento di tensione, alcuni ragazzi, all'ingresso, cercano di impedire – invano – l'ingresso alla polizia in tenuta anti-sommossa. Ma è una resistenza che dura pochi minuti, perché la polizia – chiamata dal preside, come precisa subito la Questura in una nota, a sgombero ancora in corso – prende subito possesso del liceo di via Giulia. Nella scuola trovano 71 studenti – una netta minoranza del totale – quasi tutti minorenni: i maggiorenni sono 23. Vengono tutti identificati, mentre la Digos toglie il vessillo “Virgilio Occupato” sopra il portone principale. La polizia chiama i genitori degli studenti minorenni, per le operazioni di riaffidamento e identificazione. Al termine delle operazioni – fa sapere via di San Vitale - dopo una ricognizione dello stabile, lo stesso verrà riaffidato ai responsabili dell’istituto scolastico. Si chiude così dopo 6 giorni - il blitz era scattato la sera di domenica 28 - l'interruzione delle lezioni, sostituite da singolari corsi autogestiti sulle "occupazioni", sulla "resistenza palestinese" e contro la privatizzazione di Atac.


«La polizia avrebbe voluto che sgomberassimo la scuola già ieri, sabato, mentre noi studenti avremmo voluto lasciarla tra lunedì e martedì prossimi non si è riusciti a trovare una mediazione, ma certo non ci aspettavamo lo sgombero di questa mattina - hanno commentato a caldo gli occupanti - La nostra era un'azione di tipo politico per sostenere una piattaforma di protesta contro il governo». Le lezioni riprenderanno regolarmente tra domani e dopodomani.
 
Un'occupazione durata sei giorni e costellata da un mare di polemiche. Da una parte il Provveditore agli studi del Lazio, Gildo De Angelis, che aveva sollecitato, in un'intervista a Il Messaggero, un rapido intervento delle forze dell'ordine. Dall'altra il presidente dell'Associazione presidi del Lazio, Mario Rusconi, che pure si chiedeva perché la polizia non ponesse fine a questa illegalità manifesta. La Questura, da parte sua, affidava a due comunicati, diffusi in appena 48 ore, una replica in cui, di fatto, dava al preside il compito di dover richiedere uno sgombero. Richiesta che è avvenuta sabato, mentre nel liceo era in corso una “porchettata”, alla quale hanno preso parte alcuni ex studenti. A completare il quadro - e a convincere il preside a sbloccare la situazione - una lettera inviata dai genitori e docenti agli occupanti stessi, nella quale venivano segnalate tutte le criticità legate a quella situazione di illegalità. 


 
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Il Messaggero