Eccoci, a piazza del Popolo. Siamo nella fontana dei Leoni. Sì, proprio dentro la fontana. Io, Mirko, Giorgio, Ivan, Andrea e l'altro Alessandro. Tutti in mutande....
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L'ACQUAPARK
Niente danni per fortuna, e sarebbe stato un vero delitto. Solo qualche mese fa si è concluso il restauro che è costato 300mila euro. Resta sui social la testimonianza dell'ennesima offesa. Hanno tanti nemici le fontane di Roma. Colorate, prese a martellate, mutilate, derubate. Sarà forse perché sono gli unici monumenti in qualche modo vivi, pietra e acqua, immobilità e movimento. E così, immerse nella città più di qualsiasi altra opera, non hanno pace e subiscono di tutto. D'estate ancora di più. Si suda, c'è l'afa e chi riesce a fermare l'assalto dei piedi accaldati? Ieri alle 15 una famigliola si rinfrescava ai bordi della vasca dei Leoni. Turisti polacchi, mamma e due bambine che giocano con l'acqua, le gambe immerse nella fontana e nessuno che li ferma. L'altro giorno al Gianicolo, tre ragazze in bikini e costume intero che si lasciano bagnare dalle cascatelle del Fontanone. E sempre lì c'è chi passeggia dentro la vasca con i calzoncini arrotolati, chi immerge la testa, chi se ne sta con i piedi al fresco. All'Ara Pacis è tuffo libero, il gioco preferito è saltellare tra gli zampilli. Così pure a piazza Navona, a San Martino ai Monti.
Benvenuti nell'Acquapark Roma, il parco divertimenti monumentale, il più bello del mondo, dove sguazzare non costa nulla. Alla faccia delle regole, delle multe, del rispetto e del buonsenso. «Un'offesa ai monumenti», si indignano i camerieri dei bar che si affacciano su piazza del Popolo, tutti stranieri. Li vedono i turisti che trattano le vasche di travertino come piscine durante il giorno, ma per i tuffi veri e propri - raccontano - si aspetta la notte. E dire che può costare davvero caro. Dallo scorso febbraio le contravvenzioni sono aumentate, fino a un massimo di 500 euro per chi si fa il bagno nelle fontane monumentali. Lo ha deciso il commissario Tronca in seguito alle tante bravate, «reiterati comportamenti gravemente lesivi dell'integrità del patrimonio architettonico, nonché del decoro urbano», dice la delibera.
LE MULTE
Il pugno di ferro del Campidoglio è arrivato all'indomani di uno dei tanti sfregi alle fontane romane, maltrattate e ridotte a bagnarole. Un uomo nudo faceva il bagno nella fontana dei Quattro Fiumi di Bernini, in piazza Navona, sotto lo sguardo dei passanti. Ubriaco, forse un tifoso inglese arrivato nella capitale per la partita di rugby del Sei Nazioni tra Italia-Inghilterra, era insieme ad altre persone che ridevano e applaudivano. Il video è finito sui social. Stessa scena a fine settembre per un bagno improvvisato da tre turisti americani.
I DANNI
E qualche volta, lo sfregio è reale e si contano i danni. L'estate scorsa era accaduto nel Rione Monti, alla fontana dei Catecumeni dove un gruppo di stranieri aveva tentato anche l'arrampicata sull'opera del 1500 di Giacomo della Porta, con tanto di schiamazzi e lancio di bottiglie di vetro. Quella volta la bravata era stata punita. I sei francesi sorpresi a ballare mezzi nudi nella vasca cinquencentesca erano stati identificati e multati: 269 euro ciascuno.
E ancora prese di mira, la fontana del Moro, sempre su piazza Navona, la fontana dei Putti di Villa Sciarra al Gianicolo e la fontana della Dea Roma di piazza del Popolo, dalla quale venne a cadere il timone in mano alla statua del Tevere. Povere fontane di Roma, indifese anche un poco ignorate. E se non tutti i turisti conoscono la loro storia e pensano che nella vasca del Valadier si può giocare come in una pozzanghera o in una qualsiasi fontana di un parco qualsiasi. Beh, i romani che danno quest'esempio sono due volte colpevoli. «Vergognatevi!», sotto le immagini dei ragazzini in slip pubblicate sulla pagina Facebook di Roma fa schifo una lunga sequenza di insulti. «Questi so' romani de Roma, mica turisti». «E adesso vogliamo una bella foto in mutande, ma davanti a un commissariato...».
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Il Messaggero