Serpente in una lampada, attimi di panico in una piscina condominiale sul litorale romano. L’esperto: «Specie non velenosa»

Marina di San Nicola. Il rettile è stato catturato dalle Guardie Ecozoofile di Ladispoli e poi liberato in un bosco. Nel quartiere Montespaccato è stato avvistato un biacco in un asilo

Immaginatevi di entrare all’interno di una piscina, nuotare, divertirvi con i bambini, ma ad un tratto accorgervi della presenza di un serpente a pochi metri dal bordo....

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Immaginatevi di entrare all’interno di una piscina, nuotare, divertirvi con i bambini, ma ad un tratto accorgervi della presenza di un serpente a pochi metri dal bordo. E' quanto accaduto due giorni fa in un centro residenziale a Marina di San Nicola. Un serpente si era nascosto all’interno di una lampada vicino alla piscina. Il rettile, un frustone, non velenoso, lungo un metro e probabilmente attratto dall’acqua ha seminato il panico tra i bagnanti e scatenato il fuggi fuggi generale di mamme, papà e bambini, corsi subito via dall’acqua. Sono intervenuti immediati i volontari delle Guardie Ecozoofile di Ladispoli allertati dall’amministratore condominiale. «Si avvicinano alla città alla ricerca di cibo», dice al Messaggero Piero Ciancamerla, volontario Ecozoofilo che ha catturato il serpente e lo ha liberato successivamente in un bosco. Intanto nella Capitale proseguono a ritmo incessante le segnalazioni e le richieste di intervento per la presenza di serpenti non solamente all’interno delle abitazioni, ma anche nelle aree pubbliche. «In assoluto una stagione senza precedenti», spiega al Messaggero l’esperto Andrea Lunerti.

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IL PRECEDENTE

L’ultimo caso arriva da un asilo comunale nel quartiere Montespaccato, a Roma. Un biacco è stato trovato all’interno del giardino della scuola, sotto a un telo. Nel video, ripreso con ogni probabilità dai genitori dei bambini, si vede il rettile in posizione eretta sulla coda. «Il serpente si vuole difende e in questi casi bisogna fare molta attenzione perché potrebbe mordere», sottolinea l’esperto Lunerti. «Sono situazioni in cui bisogna mantenere la calma: cercare di mettersi a distanza, scattare una fotografia ed inviarla alle autorità competenti per l’identificazione. Non bisogna mai perderlo di vista.  Si attende - prosegue l’etologo - l’allontanamento spontaneo. Se viene poi catturato va portato in una zona sicura, poiché si tratta di una specie non velenosa». 

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Le segnalazioni di serpenti nella Capitale proseguono senza sosta così come le richieste di intervento nelle abitazioni: «Le temperature umide nella prima parte della primavera hanno consentito lo sviluppo di molto insetti di cui si nutrono a loro volta gechi e lucertole. Questo ha naturalmente comportato un aumento dei rettili nei siti domestici». La possibilità di ritrovarsi faccia a faccia con un serpente è più che concreta, come narrano gli ultimi casi a Ladispoli, Anguillara e La Storta. «Si tratta di serpenti non velenosi, ma che possono mordere se spaventati».

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Il Messaggero