Zia meravigliosa. ... cuore di Leone... .e nel nostro cuore ..... noi ti porteremo Andrea Proietti Era una mamma, una...
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Andrea Proietti
Era una mamma, una guerriera, una guida, una leonessa. Chi le vuol bene, ricorda così Tiziana Barbarossa morta a 48 anni il 18 gennaio scorso dopo aver lottato fino alla fine (le avevano dato i soliti tre mesi di vita) contro un tumore al pancreas. Aveva splendidi occhi azzurri, tenaci e dolci come lei. Un centro estetico a Roma nord, un compagno Marco, che le è stato sempre vicino, una bella famiglia intorno, due figli che portano avanti il suo lavoro. Soprattutto aveva tanti amici. Gli stessi che si sono riuniti in associazione, “Gli amici di Tiziana”, per ricordare con quanta forza ha lottato contro un male incurabile. Raccolgono fondi da destinare in beneficienza, con serate di spettacoli e risate che spesso presenta Antonio Giuliani, amico caro di Marco e Tiziana. Ci sarà anche venerdì al Nuovo Teatro Orione a condurre «due ore di felicità», perché #unitisivince. L’incasso sarà devoluto all’ospedale San Camillo per l’acquisto di macchinari specialistici e all’Antea onlus. Sul palco cabarettisti, attori, cantanti, musicisti, ballerini, anche Maurizio Battista. Non mancherà Pierluigi Marini, direttore del reparto di chirurgia del San Camillo. «Per questo evento anche qui in ospedale si è scatenata una partecipazione non rituale. Saremo tantissimi, per noi medici un grande attestato di stima». Tiziana era nel suo reparto. «Ho seguito tutta la sua malattia. Una donna straordinaria, anche nei momenti più difficili, mentre soffriva aveva sempre un sorriso per tutti. A volte era lei che tranquillizzava me». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero