I tassisti abusivi e il pizzo notturno

I tassisti abusivi e il pizzo notturno
In coda per un taxi, passa l'abusivo e mi chiede "serve un taxi?"... devo avere l'aria da bionda deficiente... ecco ...

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In coda per un taxi, passa l'abusivo e mi chiede "serve un taxi?"... devo avere l'aria da bionda deficiente... ecco


@fedebassano





C’è un’istantanea che accomuna i grandi locali notturni della capitale. È quella catturata di fronte all’uscita, dopo le 3, quando il popolo della notte inizia, alla spicciolata, a far rientro a casa, col suo carico di euforia (e alcol) tutto da smaltire.



È un’istantanea che racconta l’indifferenza, da parte dei vigili, rispetto ad un fenomeno molesto e ineradicabile quanto quello dei parcheggiatori abusivi - che, invece, sono i signori incontrastati della prima parte della serata, quando la voglia di andarsi a scaricare in pista e la paura di ritrovarsi l’auto danneggiata spingono in molti a versare fino a quattro euro di pizzo. Sempre di abusivi si tratta: sono, infatti, i tassisti – niente tassametro, niente licenza, fuorilegge allo stato puro – che si piazzano davanti alle porte di uscita delle discoteche e avvicinano le loro potenziali prede. A via del Commercio, sabato notte, se ne contavano una decina. “Taxi?”, “taxi?”, una cantilena ripetuta soprattutto ai turisti e ai ragazzi e alle ragazze in condizioni psicofisiche più precarie.



Perché per spellare un ubriaco basta farsi aprire il portafogli e il gioco è fatto. Il prezzo viene concordato in maniera approssimativa prima della partenza: «Facciamo una ventina di euro», dicono gli abusivi, che confidano nel fatto che dopo mezzanotte trovare un taxi ufficiale o un noleggio con conducente, sia difficile. Così, complice la totale assenza di controlli da parte della Municipale, si aprono ai signori della truffa praterie sconfinate, indegne di una capitale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero