Omicidio Sacchi a Roma, gli imputati «soffrono di claustrofobia»: salta l'udienza. Ira del papà: però andavano in Smart

Valerio Del Grosso e Paolo Pirino hanno rifiutato il trasferimento dal carcere di Rebibbia a piazzale Clodio

Omicidio Sacchi a Roma, gli imputati «soffrono di claustrofobia»: salta l'udienza. Ira del papà: però andavano in Smart
Sembra un film ma non lo è: gli imputati soffrono di claustrofobia e salta l'udienza. È quanto accaduto oggi a Roma nell'ambito del processo di appello per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sembra un film ma non lo è: gli imputati soffrono di claustrofobia e salta l'udienza. È quanto accaduto oggi a Roma nell'ambito del processo di appello per l'omicidio di Luca Sacchi avvenuto il 23 ottobre del 2019. I giudici della Corte d'Assise di Appello dopo avere appurato che due imputati, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, condannati in primo grado a 27 e 25 anni di carcere, hanno rifiutato il trasferimento dal carcere di Rebibbia a piazzale Clodio per evitare di avere crisi claustrofobiche sulla camionetta della penitenziaria, hanno disposto un rinvio dell'udienza al 23 febbraio, accogliendo una richiesta della difesa. Slittamento per dare la possibilità ai due imputati di raggiungere il tribunale a bordo di una ambulanza.

Omicidio Sacchi, lite in aula tra imputati: «Basta con questa pagliacciata»

Roma, omicidio Luca Sacchi: «Del Grosso agì preso dalla foga per la rapina, Anastasiya ha taciuto circostanze fondamentali»

 

Su quanto avvenuto in aula è intervenuto il padre di Sacchi, Alfonso, affermando che «per un genitore è sempre un'agonia essere qui. È una sofferenza e qui si parla di cavilli: non posso non pensare che quando hanno ucciso mio figlio quei due erano in una Smart che è molto più piccola di un camionetta per il trasporto detenuti ora soffrono di claustrofobia, ma perché all'epoca viaggiavano in una Smart in due?» Oltre ai due nel procedimento sono imputati anche Marcello De Propris, a 25 anni, per aver fornito loro la pistola, e la fidanzata della vittima, Anastasiya Kylemnyk, a 3 anni per violazione della legge sugli stupefacenti.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero