Roma, piano scuole sicure: ecco i vigili anti-droga

Roma, piano scuole sicure: ecco i vigili anti-droga
Incrementare i controlli contro gli spacciatori, grandi o piccoli, che cercano di vendere droga intorno alle scuole. Ma anche assumere agenti della polizia locale a tempo...

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Incrementare i controlli contro gli spacciatori, grandi o piccoli, che cercano di vendere droga intorno alle scuole. Ma anche assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari, realizzare campagne informative o installare impianti di videosorveglianza. Sono gli obiettivi per i quali il Campidoglio potrà utilizzare 727 mila euro, sui 2,5 milioni totali che il ministero dell'Interno ha messo a disposizione della Capitale per il progetto Scuole sicure, voluto da Matteo Salvini.


2,5 mln
L'investimento totale stanziato dal Viminale per il progetto Scuole sicure contro la droga
In vista dell'avvio dell'anno scolastico - tra domani e giovedì apriranno le porte buona parte degli istituti romani, per completare il ritorno tra i banchi entro lunedì - il Viminale ha chiesto una particolare attenzione per le strutture educative, chiedendo in particolare ai Comuni di utilizzare la polizia locale per fare opera di prevenzione e repressione.

GLI OBIETTIVI
Roma sarà inevitabilmente in prima fila in questo piano, con Palazzo Senatorio chiamato a presentare progetti adatti a ottenere i fondi stanziati dal ministero per potenziare il sistema di sicurezza e i vigili urbani, nel frattempo, impegnati in prima linea davanti alle scuole. L'idea dell'amministrazione capitolina è di rafforzare i gruppi della polizia locale, creando pattuglie apposite, e di investire sull'installazione di nuove telecamere nelle vicinanze degli istituti. «È una vera e propria emergenza, visto che in alcune situazioni l'età di consumo si riduce ai 12 e 13 anni - sottolinea Salvini - È una cosa incredibile che ci riporta non solo alle scuole medie superiori ma, addirittura, alle scuole medie inferiori».

L'ALLARME
I dati registrati lo scorso anno, secondo il Viminale, vedono un aumento del 12,5 per cento dei reati connessi agli stupefacenti pur essendo aumentato, della stessa percentuale, il numero delle persone denunciate o arrestate. L'obiettivo del progetto, prosegue il ministro, è di «fare una battaglia antidroga quartiere per quartiere, scuola per scuola iniziando dalle 15 principali città italiane, coinvolgendo i presidi, i sindaci e le prefetture». A ottobre è previsto un primo check al ministero, per tirare le somme e fare un primo bilancio sugli effetti del piano e se l'iniziativa funzionasse, potrebbe essere allargata. I fondi, attinti dal Fondo unico Giustizia, saranno così distribuiti: a Roma andranno 727 mila euro, a Milano 344 mila, a Napoli 243 mila euro, a Torino 222 mila, a Palermo 168 mila, a Genova 146 mila, a Bologna 98 mila euro, a Firenze 96 mila, a Bari 81 mila, a Catania 78 mila, a Venezia 66 mila, a Verona 65 mila, a Messina 59 mila, a Padova 53 mila e a Trieste 51 mila. Insomma, la Capitale farà da capofila al progetto.

LA DIRETTIVA

Nel frattempo, alla polizia locale romana è stato dato mandato di rafforzare i controlli antidroga per l'avvio dell'anno scolastico, e al comando generale di piazza della Consolazione si sta già preparando il piano esecutivo, sia pur tra qualche scetticismo: «Per fare un progetto di fluidificazione servono almeno 700 uomini per turno - sostiene Gabriele Di Bella, storico dirigente sindacale e funzionario della polizia locale romana - Sarebbe interessante capire con quali uomini sarà messo in campo questo progetto, visto che i rinforzi nei gruppi non sono ancora arrivati. Il rischio è che si vada a contravvenire alle disposizioni del Governo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero