A rischio crollo – con rami e parti di tronco spezzati – oppure arrivati a fine vita e pertanto pericolosi: un albero su tre va messo in sicurezza, abbattuto o potato...
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Ingenti gli interventi da svolgere: fino ad oggi le verifiche condotte su 95 scuole (primarie soprattutto) di un gruppo di 104 individuate su segnalazione dei Municipi hanno evidenziato la necessità di abbattere 59 alberi giunti a fine vita e poterne altri 28. «Gli interventi programmati a partire dalla metà di luglio – fa sapere il Campidoglio – verranno eseguiti in somma urgenza».
Il monitoraggio rientra nel più esteso protocollo d'intesa sottoscritto da Roma Capitale, dipartimento della Protezione Civile e Agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio, che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi e che ha visto la partecipazione attiva anche dell'ordine degli Agronomi. Nell'ultimo mese anche grazie al supporto tecnico di circa 30 volontari tra forestali e agronomi, «Sono stati valutati tra i 2 mila e i 3 mila alberi», spiega Patrizio Zucca, presidente dell'ordine degli Agronomi, mentre la Regione Lazio ha assegnato al Comune di Roma 1,5 milioni di euro necessari a sostenere le spese.
«Ringrazio la Protezione Civile per il ruolo fondamentale che sta svolgendo in questa grande operazione di sicurezza – commenta la sindaca Virginia Raggi - Questi rilievi si aggiungono al monitoraggio che, nel 2017, Roma Capitale ha effettuato su circa 82mila alberi. Il nostro patrimonio verde è molto esteso ma, grazie a questi strumenti di prevenzione, stiamo andando nella direzione giusta: quella che pone al centro la sicurezza degli studenti e, in generale, dei cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero