Dalla conta dei topi a Tor Bella Monaca, ai topi in casa propria. Il figlio della sindaca Virginia Raggi oggi e lunedì - come tutti i suoi compagni - non andrà a...
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L'EMERGENZA
Il fatto che nella scuola ci sia Matteo, figlio della sindaca, cambia poco. Non è la prima e non sarà l'ultima scuola romana a chiudere per l'emergenza topi: proprio la Raggi, dopo aver visto il video di un gruppo di bambini alla presa con la conta dei topi a Tor Bella Monaca, si era recata nella periferia per un sopralluogo. «Ripuliremo Roma, vinceremo l'inciviltà: ci stiamo preparando per l'emergenza topi, per quella serpenti, ma vorrei evitare di parlare di emergenze e capire quali sono i problemi ed affrontarli in maniera organica. Siamo arrivati a questo stato di degrado perché finora ci sono stati solo interventi spot», aveva tuonato assicurando anche controlli e multe per chi avesse sporcato la città. Eppure il problema è rimasto. Dalla ragazza morsa a Trastevere, all'invasione a Castel Sant'Angelo agli allarmi (ignorati) delle Asl competenti. Le squadra Ama lavorano, ma non basta. Alla Pablo Neruda ci sono circa 450 alunni. Per due giorni 450 famiglie dovranno sistemare i propri figli dai nonni o baby sister perché nella scuola si aggiravano dei ratti. Evidentemente il quartiere Ottavia non è così pulito. Il fatto che ci abiti la sindaca è sintomatico. Non è diverso da altri. I topi non fanno distinzioni.
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Il Messaggero