Una scuola su quattro priva di agibilità. Mancano banchi e sedie

Una scuola su quattro priva di agibilità. Mancano banchi e sedie
Suona la campanella e oltre 523mila studenti rientrano in classe. Ma con loro, tornano puntuali anche tutti i disservizi che tradizionalmente accompagnano l’apertura di un...

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Suona la campanella e oltre 523mila studenti rientrano in classe. Ma con loro, tornano puntuali anche tutti i disservizi che tradizionalmente accompagnano l’apertura di un nuovo anno scolastico, al netto delle rassicurazioni emanate, fino all’ultimo, dall’assessore alla Scuola di Roma capitale, Alessandra Cattoi. Una scuola su quattro di quelle romane non ha ancora i documenti in regola per l’agibilità, molte strutture restano ingabbiate dalle impalcature, come l’Istituto comprensivo Fratelli Bandiera, zona piazza Bologna, dove i cornicioni vengono giù, eppure dal dipartimento lavori pubblici non hanno ancora diramato un calendario d’interventi.




IN PERIFERIA



Nelle materne più disagiate della periferia l’erba è alta quasi quanto gli alunni, i rubinetti continuano a perdere e in alcuni plessi è necessario provvedere anche alla derattizzazione, perché i topi sono tornati a ballare in classe. Non basta, perché anche la rivoluzione tecnologica tarda a mostrare i suoi effetti dirompenti. I registri scolastici elettronici sono in funzione solamente in un liceo su cinque. In sostanza, fa di conto Mario Rusconi, vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi, «circa l’80% delle strutture scolastiche non ha ultimato i lavori di piccola manutenzione ordinaria e circa il 50% sono quelle sprovviste di uscite di sicurezza, pedane, ascensori o passerelle per alunni disabili, e ancora cariche d’amianto dai soffitti alle tubature».



SENZA POSTO

Poi c’è l'aspetto più tragico che riguarda la mancanza di banchi e sedie per gli alunni. Molte sono le scuole elementari e le nuove classi che ieri hanno dovuto cercare rimedi alternativi per far sedere i bambini. Si va dall’Istituto comprensivo di via Fabiola, al Margherita Hack di via Manassei, dall’istituto di via Torriani alla scuola elementare Pizzetti, in via della Pisana. Stesso scenario all’istituto Suor Celestina Donati, in via Taggia. In questo caso due nuove classi non hanno ricevuto né i 20 banchi né le 40 sedie. E l’elenco prosegue: il nuovo arredo scolastico nell’Istituto comprensivo di via D’Averna non arriverà prima di gennaio. Aule sprovviste di banchi e sedie anche al plesso di via Giorgio Iannicelli, alla Giustiniana, in via Rocco Santoliquido e a Borgo Cesano.



I DOCENTI


L’elenco dei disservizi al suonare della prima campanella non finisce qui. A mancare ci si mettono pure gli insegnanti. Sempre alla Pizzetti, alle classi seconde classi non è stato ancora assegnato un maestro d’italiano mentre alla scuola d’infanzia di via della Balduina le maestre hanno redatto una lista di acquisti che i genitori dovranno effettuare nei prossimi giorni. Manca quasi tutto, dalla carta igienica alla colla. In più, torna puntale anche l’emergenza topi. In due scuole di Torre Angela, in via Panzera e in via Merope, i presidi hanno chiesto al presidente dei VI municipio la derattizzazione immediata. Con i fondi tagliati del 24% rispetto al 2013, non rimane che dire: buon inizio di scuola a tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero