Altro che confessionale, con “Scooterino Amen” basta un clic per avere una benedizione di corsa, una confessione al volo, una consulenza spirituale. Preti...
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Basta scaricare l’app di Scooterino e registrarsi a Scooterinoamen per essere avvisati di quando il servizio partirà. Un’offerta che raccoglieranno forse i parroci e vice parroci sempre più giovani e tecnologici presenti nella capitale, ma che non raccoglierà consensi tra i pochi attempati rimasti nelle nostre chiese. In pratica, nell’anno del Giubileo, il team di Scooterino, ride sharing che già consente a passeggeri e scooteristi di condividere corse e costi su due ruote, ha colto l’occasione per far proseliti tra gli uomini e le donne di buona volontà che nell’Anno Santo vogliono lasciarsi alle spalle peccati e debolezze.
Il sacerdote, coinvolto nella lista, arriverà su chiamata e a domicilio. Uno scooterista munito di cuffia igienica e casco, infatti, lo porterà a destinazione in poco tempo alla faccia del traffico romano, delle manifestazioni e dei blocchi. Per ora nessun prete si è ancora iscritto, ma diversi sembrano incuriositi, tanto da pubblicare già l’iniziativa sui propri profili facebook. Divertente il video, dove il parroco, quasi al termine della messa, viene avvisato della chiamata e corre a destra e manca a benedire e confessare. Tutto questo è possibile grazie alla partnership tra Codemotion e Scooterino che sarà presentata presso il dipartimento di Ingegneria di Roma Tre il 17, 18 e 19 marzo.
Ogni scooterista – ricorda Scooterino - ha un’assicurazione che copre sia il driver che il passeggero, per qualsiasi evenienza. Inoltre, prima di accettare un passaggio, si può consultare i feedback lasciati da altri passeggeri. Il servizio è partito ieri: una volta registrato, l'utente può richiedere una confessione, al momento della richiesta, Scooterino allerta i preti registrati e gli scooteristi su strada. Una sorta di radioprete, insomma, con il sacerdote che accetta la richiesta e uno scooterista che lo va a prendere e lo porta a destinazione.
E come ogni app di sharing, sia il fedele che il sacerdote potranno lasciare un commento sui profili degli interessati, in modo da dare consigli alla community. L'app – precisa Scooterino - non ha scopi di lucro, vuole solo agevolare gli spostamenti e le esigenze dei tanti pellegrini che arrivano in città per partecipare alle celebrazioni. Basta un clic, per chiedere aiuto, senza scendere, andare in chiesa, mettersi in fila come un comune mortale. Sulla app si potranno vedere i preti disponibili ad esercitare le funzioni spirituali. Se ci fossero, uno scooterista in tempo reale li passerà a prendere. Il Giubileo della Misericordia, voluto da Papa Francesco, si fa smart, dinamico, di sicuro meno tradizionale, è certo però che del servizio potrebbero beneficiarne le persone sole e malate costrette a casa. Se poi un turista volesse una benedizione all’ombra del Colosseo, o sopra un roof garden di un hotel con affaccio mozzafiato, anche il più docile dei parroci probabilmente perderà la pazienza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero