Sciopero trasporti a Roma, venerdì nero: traffico in tilt ma la metro è aperta

C'è traffico, ma risultano aperte le metropolitane di Roma, in questa mattinata di sciopero del trasporto pubblico. L'astensione dal lavoro è iniziata alle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
C'è traffico, ma risultano aperte le metropolitane di Roma, in questa mattinata di sciopero del trasporto pubblico. L'astensione dal lavoro è iniziata alle 8,30 sulla rete Atac e Roma Tpl. Dalle 8,30 e fino alle 12,30 l'Usb locale aderisce allo sciopero generale nazionale. A Roma la protesta riguarda la rete Atac e i bus periferici della Roma Tpl. Le metro sono rimaste aperte con possibili riduzioni di corse sulle linee A e B. Traffico e rallentamenti si registrano in diverse zone della città. Nel dettaglio dei servizi, Infoatac informa che «metro A-B, ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Viterbo proseguono il servizio con possibili riduzioni di corse sino alle ore 12.30. Metro C regolare». Per quanto riguarda i mezzi di superficie «sono possibili riduzioni di servizio della rete bus, filobus, tram fino alle 12.30».

 

 

Le motivazioni dello sciopero - si legge nel sito dell'Atac - sono, spiega il sindacato Usb, «per garantire il reale esercizio del diritto di sciopero e le continue interpretazioni restrittive operate dalla Commissione Nazionale di Garanzia; contro le privatizzazioni e per la nazionalizzazione delle imprese di trasporto; per la salute sicurezza delle operazioni a tutela di lavoratori e utenti; contro il sistema degli appalti indiscriminati e per la reinternalizzazione delle attività; per la definizione di una reale politica dei trasporti in Italia e per l'avvio dei tavoli sulla riforma dei settori; per ottenere politiche contrattuali realmente nazionali e esigibili per tutti i lavoratori che impediscano il dumping salariale e dei diritti; per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario; per a piena occupazione e contro la precarietà».

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero