Proseguono i disagi sulla metro di Roma a causa dello sciopero bianco dei macchinisti. Forti ritardi si registrano sulle Linee della Metro A e B. La Metro C, invece, non ha subito...
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Sul caso torna a parlare Marino: «La città non merita quello che sta accadendo in queste ore ad Atac. I macchinisti di Milano e Napoli guidano più ore rispetto a Roma. La conflittualità è nata quando abbiamo chiesto di strisciare il badge. Non credo abbiamo chiesto una soverchieria. Non credo ci sia nulla di male», dice. «Serve uno sforzo culturale da far fare alla città. Credo la città lo abbia capito ed abbia diritto di vedere dei servizi che migliorano».
Ma il sindaco finisce anche sotto attacco: «Roma è letteralmente spaccata in due a causa dei continui disagi che migliaia di romani subiscono ogni giorno sulla tratta ferroviaria Roma Lido, sulla linea B ma anche la linea A non scherza. Il sindaco Marino, dopo aver accusato i macchinisti dell'Atac di non voler collaborare con l'amministrazione, ha creato se possibile una frattura ancora più grande che si sta ripercuotendo sui romani che ogni giorno subiscono disagi da terzo mondo con i disagi sulle linee di metropolitana che sono raddoppiati», scrive su Facebook Alfio Marchini.
«La cosa che più ci preoccupa - prosegue Marchini - è che questi disservizi non sono momentanei ma strutturali. Basta leggere il bilancio di Atac: nessun investimento per migliorare la manutenzione dei mezzi (autobus e treni) o riorganizzazione del personale, per non parlare degli oltre 7mln di km di linee autobus tagliati nell'ultimo anno... salvo poi chiedere di non usare la macchina. Infine secondo l'Atac i furbi sono il 9%! Certo, nel magico mondo di Marino. Nella realtà il 9% sono le persone oneste che pagano: basta salire su un autobus per rendersene conto. Salita da davanti sui bus e tornelli nelle metro, si entra uno alla volta e se non hai il biglietto non sali, come a Londra o New York. In pochissimo tempo recupereremmo oltre 200 milioni di euro l'anno da reinvestire nel servizio. In tutto questo disastro, il nostro eroe sa solo ripetere: non è colpa mia! Comico, se non fosse tragico lo stato in cui versa Roma»
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Il Messaggero