Roma, sciopero Atac, l'appello del Garante: «Precettate gli autisti e i macchinisti»

Roma, sciopero Atac, l'appello del Garante: «Precettate gli autisti e i macchinisti»
«Precettate autisti e macchinisti della metro per lo sciopero del 15 settembre». A chiederlo, con una delibera votata ieri, è l'Autorità garante per gli scioperi, che ha...

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«Precettate autisti e macchinisti della metro per lo sciopero del 15 settembre». A chiederlo, con una delibera votata ieri, è l'Autorità garante per gli scioperi, che ha inviato il provvedimento al prefetto di Roma, Franco Gabrielli. Troppe, secondo l'Authority, le proteste convocate da ben sette sigle per una giornata in cui è prevista la riapertura di tutte le scuole di Roma. Il ragionamento dei garanti è chiaro: in una giornata così difficile sul fronte della viabilità, Roma non può permettersi di ritrovarsi con le metro chiuse e i bus di Atac e della Roma Tpl a singhiozzo per colpa delle proteste indette da Ugl, Usb, Sul, Cgil, Cisl, Uil e Faisa Cisal.




Ad incidere sulla decisione dell'Autorità è stato anche «un periodo caratterizzato da ritardi, riduzioni di corse e disservizi che si sono protratti per l'intero mese di luglio» a causa dello sciopero bianco dei conducenti della metro contro la riforma del contratto di lavoro.



«Lo sciopero, dal punto di vista formale, era stato convocato in modalità corrette - ha spiegato il presidente dell'Authority, Roberto Alesse - Ma in Commissione si fa un esame anche dal punto di vista dell'opportunità». E infatti subito dopo il voto, la delibera è stata spedita al prefetto Gabrielli, che ora avrà un arma in più per ricorrere all'articolo 8 della legge sugli scioperi, la 146 del 1990, quello che prevede il “lavoro coatto” dei dipendenti in casi straordinari.



PALAZZO VALENTINI

In genere, subito dopo la delibera dell'Autorità, l'intervento della Prefettura è quasi scontato. Nessun automatismo, quella dei garanti è solo una richiesta, anche se ha il valore di un atto ufficiale, ma i precedenti parlano chiaro: anche lo scorso 27 luglio, per citare un caso, Gabrielli optò per la linea dura subito dopo avere acquisito il parete dell'organismo di piazza del Gesù.

Sulla possibilità di precettazione per il 15 settembre poi, il numero uno di Palazzo Valentini ha già fatto capire di non essere orientato a fare sconti: il «colpo in canna» se lo tiene dallo sciopero dello scorso 7 agosto, quando decise di non precettare «in vista di possibili proteste di settembre, alla riapertura di istituti e uffici». E infatti, puntuale come la campanella di scuola, è arrivata la convocazione di una serie di serrate per martedì prossimo.



LA CONVOCAZIONE


Il prefetto tenterà comunque la strada della mediazione, provando a convincere i sindacati a ritirare la protesta o magari a spostarla in una giornata meno delicata. Se però - come pare, almeno per quanto riguarda l'Ugl - non ci saranno passi indietro, allora il colpo, stavolta, partirà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero