Roma, la schiuma nel caffè si paga: ma la scelta divide i baristi

Va di moda introdurre addizionali di 10 o 20 centesimi per qualunque aggiunta al caffè

Roma, la schiuma nel caffè si paga: ma la scelta divide i baristi
In principio fu la panna montata a pagamento sul gelato: quando le prime gelaterie cominciarono a importare dal Nord un uso un tempo qui sconosciuto, molti ci restarono male....

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In principio fu la panna montata a pagamento sul gelato: quando le prime gelaterie cominciarono a importare dal Nord un uso un tempo qui sconosciuto, molti ci restarono male. Qualcuno decise di cambiare gelateria e forse è anche per questo che il supplemento panna a Roma non ha preso davvero piede, resta un'eccezione. Nuove forme di prezzo maggiorato però si presentano nei bar, dove va di moda introdurre addizionali di 10 o 20 centesimi per qualunque aggiunta al caffè: la confezione da asporto, il ghiaccio, il latte per macchiarlo. E vai con il dibattito.

«In quel bar non mi vedono più» dice Daniela raccontando indignata agli amici di aver pagato l'extra per un caffè schiumato, e in molti la sostengono. Ma c'è chi dissente: «Perché dovrebbero essere gratis il latte, il lavoro del barista, l'energia per fare la schiuma?». Allora qualcuno fa notare la contraddizione: in quel bar ti fanno pagare la schiuma, ma in altri ti fanno pagare il cappuccino di più se lo vuoi senza schiuma. «Perché con il cappuccino è diverso, senza schiuma ci vuole più latte», ribatte un difensore della categoria baristica. Categoria che però è tutt'altro che compatta, tanto che in un locale concorrente dello stesso quartiere alla domanda «si possono chiedere 20 centesimi per un caffè schiumato?» il barista risponde: «Solo se ti metti il passamontagna». Alla fine, come quasi sempre, vincerà il mercato: tra bar con sovrapprezzo e bar senza, saranno i romani a scegliere.
 

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Il Messaggero