C'è allarme, se non ancora paura, nei circoli sportivi e di canottieri lungo il Tevere in via dell'Acqua Acetosa e via dei Campi sportivi. La notizia della...
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Paura sul Tevere, ultima follia: sassi sui canottieri dal ponte
«È già accaduto, anche a un nostro equipaggio, un'imbarcazione di doppio sulla quale si trovavano due ragazze prosegue l'istruttrice Stavano passando sotto il ponte quando dei sassi che hanno sfiorato la barca. Abbiamo notato che sono episodi che si ripetono a intervalli grandi, diciamo 5-6 volte all'anno». Anche quando è stato bersagliato il doppio del Circolo della Corte dei Conti, come accaduto venerdì scorso agli atleti master della Tevere Remo, fortunatamente nessuno è rimasto ferito. A seguito di quell'episodio le ragazze sporsero denuncia ma finora nessuno è mai stato fermato. Il punto critico sembra sempre lo stesso, il tratto di fiume che passa sotto il ponte della ferrovia Roma Nord. «Certo lì può salire solo passando dalle sponde del fiume, dove si trovano alcuni micro insediamenti abusivi», continua. Smantellato il campo nomadi del Baiardo, infatti, in quel tratto di argine si sono formate delle micro baraccopoli. Anche Giulia Benigni, istruttrice dello Iusm, conferma che il fenomeno è ben conosciuto tra i canottieri capitolini. «Anche alcuni dei nostri in passato sono stati colpiti da sassi, sempre nella parte del fiume fuori dall'area urbana ricorda Non è giusto dover vivere con ansia e paura ogni uscita sul fiume».
I FANTASMI
La convivenza con i fantasmi delle baracche, per i circoli, non è semplice. Oltre al lancio di sassi, ci sono infatti i furti. «L'ultima volta raccontano alla hall del circolo Tevere Remo hanno fatto razzia nelle auto parcheggiate». Tra le vittime c'è anche il Circolo Aniene. Anche qui si guarda agli insediamenti abusivi. «Arrivano di notte dal fiume ed è impossibile fermarli perché non possiamo chiudere l'accesso alle sponde dicono dal circolo Tempo fa sono entrati nella rimessa e si sono rubati due motoscafi. Un'altra volta, invece, sono entrati negli spogliatoi e hanno rubato i vestiti dei soci».
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Il Messaggero