Non una bottiglietta di alcol, ma una tanica di benzina. Una sostanza in grado con una sola fiammata di ridurre in carcassa l'auto di Sara, ma che avrebbe potuto anche...
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I FLASH
Paduano, nel frattempo, viene seguito in carcere da uno psicologo. Ed anticipa mezze verità, e pure col contagocce. «È come se avessi dei flash su quanto successo», ha detto durante l'interrogatorio, «Ho dei bagliori di ricordi. Non so cosa è successo. Di sicuro ero uscito per bruciare la macchina del nuovo fidanzato di Sara e non certo lei». «È come quando si legge un libro e si immagina una scena», ha precisato ancora, «Io non so se ho letto un libro oppure ho visto un film. Mi hanno detto ha aggiunto che potrei averla pestata di botte, che potrei averla strangolata. Mi hanno detto questa cosa della sigaretta, ma io sinceramente ci ho messo un po' anche a capire che il corpo fosse distante dalla macchina, nella descrizione della scena che mi hanno fatto in commissariato».
LE CHIAVI DELL'AUTO
Il corpo era effettivamente distante dalla macchina. È probabile che l'omicida abbia sfilato a Sara le chiavi dell'auto e a lei, quando lui si è allontanato per prendere la tanica, non è rimasto che scappare a piedi, sperando di trovare aiuto. Vicino al corpo è stato trovato uno stivale. Per il gip Paola della Monica costituirebbe la prova che Sara avrebbe tentato di spogliarsi dopo essere stata data alle fiamme. Ma al momento della convalida del fermo, il gip non disponeva ancora dell'esito dell'autopsia, secondo la quale, al momento delle fiamme delle fiamme, Sara era incosciente. E' più probabile, invece, che ssia stato lo stesso Paduano a sfilarle lo stivale, mentre spostava la vittima per posizionarla su un cumulo di fogliame e alimentare il fuoco. Intanto la procura ha nominato un ingegnere per sbloccare i video dell'impianto di videosorveglianza del Palazzo della Regione, dove Paduano lavorava come guardia giurata non armata e dove è tornato dopo il delitto. Si vuole verificare l'orario di uscita e di rientro di quella notte. Verranno approfonditi anche gli accertamenti sul Gps installato sull'auto dell'assassino per vedere quanto tempo è rimasto appostato sotto casa del nuovo fidanzato di Sara, Alessandro. . Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero