Santa Severa, il "nuovo" Castello debutta il 24 aprile. E svela i suoi tesori

Santa Severa, il "nuovo" Castello debutta il 24 aprile. E svela i suoi tesori
Il colpo d'occhio abbraccia una storia millenaria. Il paesaggio misura l'unicità del monumento. Le torrette, a sessanta metri d'altezza, regalano la vertigine...

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Il colpo d'occhio abbraccia una storia millenaria. Il paesaggio misura l'unicità del monumento. Le torrette, a sessanta metri d'altezza, regalano la vertigine di un affaccio a picco sul mare, su quell'acqua ancora cristallina da cui affiorano, nelle giornate di calma piatta, le strutture sommerse di Pyrgi, l'antica città portuale degli Etruschi. E al contempo, l'esuberanza di cortili e saloni evocano l'orgoglio rinascimentale di fortezza, espressa nello schema di torri angolari, ponti e ballatoi, di sale affrescate e scale a chiocciola, di armature originali e costumi d'epoca. La suggestione si respira con l'aria. Ecco allora che le sale nascoste della Rocca sono solo una delle tante meraviglie che sta per svelare dal 24 aprile il Castello di Santa Severa, il complesso monumentale e archeologico che spicca sulla costa a Nord di Roma, meta prediletta nella calda stagione di tanti romani, che finalmente si prende la sua rivincita con un progetto di tutela e valorizzazione rivoluzionario dopo anni di chiusure, aperture spot e falle nel sistema di fruizione. Una svolta gestionale per questa perla sublime nel comune di Santa Marinella, che proprio lunedì scorso ha ratificato la convenzione con la Regione Lazio (proprietaria del monumento) per la gestione di tutto il sito museale, aprendolo in modo permanente. L'accordo prevede una sinergia strategica tra LazioCrea (la società regionale che si occupa del patrimonio) e Coopculture (concessionario del Museo comunale del Mare) per farne un polo museale.

NEL BORGO
Cuore e motore del Castello, come ormai semplicemente lo chiamano archeologi e storici dell'arte sarà proprio il Museo civico del Mare e della navigazione antica, presenza storica all'interno del borgo sotto la caparbia e appassionata direzione di Flavio Enei e che ora prende sotto la sua ala protettiva scientifica la gestione del complesso monumentale. «Siamo riusciti a rendere interamente fruibile il castello per tutti», annuncia Enei, una vita tra studi, scavi archeologici, immersioni subacquee e battaglie per la tutela e promozione del castello. «Il pubblico potrà accedere al sistema di cortili, vie, piazze, giardini e corti del borgo - racconta Enei - e potrà visitare le sale interne dove inaugureremo il nuovo museo del Castello. La novità più importante, infatti, è che abbiamo raccolto, restaurato ed allestito tutti i reperti più importanti rinvenuti, mai esposti, da anni di scavi e indagini nell'area, a partire dalla chiesa. Un percorso - precisa Enei - che racconta per intero la storia di questo sito, dal martirio di Santa Severa al Novecento».

La visita inanella una serie di sale note soprattutto agli studiosi: la legnaia dove sono leggibili le possenti mura medievali del castello, il battistero di Santa Severa con il trionfo degli affreschi della scuola di Antoniazzo Romano, la chiesa paleocristiana riportata alla luce dai recenti scavi curati da Enei con i volontari del Gruppo archeologico del Territorio Cerite e la Soprintendenza dell'Etruria meridionale, la Casa del Nostromo da cui sono riaffiorati il grande sarcofago con la sepoltura di un uomo dell'VIII secolo d.C., e porzioni di una villa romana dotata di forno. Fino alla Torre Saracena, per poi entrare nella Rocca delle meraviglie attraverso quel ponte sospeso sulla storia. Il 24 aprile, dunque, è una data da mettere in agenda. Sarà il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a tenere a battesimo questa seconda vita del Castello di Santa Severa, obiettivo fortemente voluto da governatore, e condiviso dal Mibact. Ad arricchire la stagione estiva, ci sarà anche un ricco programma di eventi giorno e notte. E per il prossimo anno, si attende la caffetteria-bistrot. Perché anche il gusto vuole la sua parte.
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Il Messaggero