Roma, Salvini è già in campagna elettorale: «Il futuro sindaco? Basta che sia romano»

«Io candidato sindaco di Roma? Ma no! Ci vuole un romano. Magari fuori dai partiti», scandisce Matteo Salvini. Al Campidoglio, fronte Cinquestelle, però sono...

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«Io candidato sindaco di Roma? Ma no! Ci vuole un romano. Magari fuori dai partiti», scandisce Matteo Salvini. Al Campidoglio, fronte Cinquestelle, però sono convinti che punti al posto di Virginia Raggi (che oggi potrebbe vedere il ministro dell'Infrastrutture, Paola De Micheli). Ma il Capitano - ieri al mercato di piazza Epiro per raccogliere firme contro la sindaca - smentisce. E fa intendere che a Roma - 27 per cento alle Europee si sta radicando. «Mi chiamano professori della Sapienza e gruppi di professionisti».


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LAMENTELE
In quest'ottica eccolo a piazza Epiro. «Un bel mercato rispetto ad altri che ho visto, ma anche qui la gente ha sempre gli stessi problemi con la Raggi: rifiuti, bus che non passano, la sicurezza...». Presenti all'appuntamento un'ottantina di persone. I banchisti prima si arrabbiano «perché Salvini, con tutti quei giornalisti intorno, non ci fa fare affari», poi se la prendono perché il Capitano tarda a salutarli o rifiuta caffè e dolciumi («Ho la pressione alta, il colesterolo e una colica renale»). Un bambino piange per l'emozione vedendolo, due vecchiette, di diverse vedute, quasi si azzuffano, un'altra lo insulta, mentre è lunga la lista di lamentele contro la Raggi. La visita dura più di un'ora, la metà se ne va in selfie. «Ma tutto questo ci serve - raccontano dalla Lega - perché criticare la Raggi fa conquistare consensi e dimostra l'incapacità dei Cinquestelle». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero