«Io candidato sindaco di Roma? Ma no! Ci vuole un romano. Magari fuori dai partiti», scandisce Matteo Salvini. Al Campidoglio, fronte Cinquestelle, però sono...
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LAMENTELE
In quest'ottica eccolo a piazza Epiro. «Un bel mercato rispetto ad altri che ho visto, ma anche qui la gente ha sempre gli stessi problemi con la Raggi: rifiuti, bus che non passano, la sicurezza...». Presenti all'appuntamento un'ottantina di persone. I banchisti prima si arrabbiano «perché Salvini, con tutti quei giornalisti intorno, non ci fa fare affari», poi se la prendono perché il Capitano tarda a salutarli o rifiuta caffè e dolciumi («Ho la pressione alta, il colesterolo e una colica renale»). Un bambino piange per l'emozione vedendolo, due vecchiette, di diverse vedute, quasi si azzuffano, un'altra lo insulta, mentre è lunga la lista di lamentele contro la Raggi. La visita dura più di un'ora, la metà se ne va in selfie. «Ma tutto questo ci serve - raccontano dalla Lega - perché criticare la Raggi fa conquistare consensi e dimostra l'incapacità dei Cinquestelle». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero