Roma, picchia i figli in strada: istruttore di tennis recidivo finisce in manette

Controlli dei carabinieri
Ha iniziato a strattonare e a colpire con schiaffi al volto i figlioletti di 10 e 12 anni in una traversa di viale Somalia, in un crescendo di agitazione che ha spinto alcuni...

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Ha iniziato a strattonare e a colpire con schiaffi al volto i figlioletti di 10 e 12 anni in una traversa di viale Somalia, in un crescendo di agitazione che ha spinto alcuni passanti, tra cui un generale dei carabinieri in congedo, a chiamare il “112” per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. 


In breve tempo, una pattuglia di arabinieri da viale Libia ha raggiunto il punto indicato dai richiedenti e proceduto al controllo di quello strano padre, che alla loro vista ha da subito palesato un forte nervosismo.
Tenuto conto dello stato di salute dei bimbi, che a parte lo spavento non hanno riportato lesioni fisiche, sono scattati gli approfondimenti sul conto del papà, un istruttore di tennis di 39 anni con precedenti specifici.
Dal lavoro dei carabinieri, infatti, è emerso che l’uomo era da tempo separato dalla moglie - e madre dei bimbi - proprio a causa di passati, e numerosi, episodi dello stesso tenore puntualmente denunciati dalla sua ex, chel'uomo ha pagato in epoca recente con l’allontanamento dall’abitazione in cui vivevano insieme e con la perdita della responsabilità genitoriale.

Il 39enne, preso dalla voglia di rivedere i bambini, senza alcuna autorizzazione e all’insaputa dell’ex moglie, si è intrattenuto nei pressi dell’abitazione attendendo che i figli rientrassero da scuola per incontrarli.
I bambini, vista la situazione, hanno tentato di divincolarsi da quel papà che già in passato si era reso responsabile di brutti gesti nei loro confronti e della mamma, perciò hanno iniziato a urlare e il 39enne ha perso nuovamente il controllo.

Questa volta la sfuriata con i piccoli ha portato l’uomo direttamente nel carcere di Regina Coeli, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida in cui dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero