Quelli che mettono nel sacchetto i bisogni dei cani e poi li lasciano per strada

Quelli che mettono nel sacchetto i bisogni dei cani e poi li lasciano per strada
C'è chi raccoglie gli escrementi del suo cane, chi invece se ne infischia e li lascia in mezzo alla strada. Poi c'è una terza categoria, sempre più...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
C'è chi raccoglie gli escrementi del suo cane, chi invece se ne infischia e li lascia in mezzo alla strada. Poi c'è una terza categoria, sempre più numerosa: quella dei padroni di cane che gli escrementi li tirano su con l'apposito sacchetto ma poi, anziché cercare un cestino per gettare il tutto, decidono di abbandonare sul marciapiede la bustina e il suo imbarazzante contenuto. Interpretare il loro comportamento non è facile. Queste persone evidentemente trovano un piacere ne rispetto solo formale delle regole, tanto da sottoporsi con diligenza al non piacevole rito della raccolta manuale della cacca. Viene in mente quel personaggio di Verdone che esibiva pistola e porto d'armi (“io ciò questa, e chi me l'ha data? me l'ha data questo”), anzi forse il paragone giusto è con quei ragazzi di Napoli che girano in motorino con il casco sull'avambraccio anziché in testa, “così se mi ferma il vigile ce l'ho”. La moda di buttare in strada il sacchettino ripieno di deiezioni canine si sta diffondendo, e le conseguenze si possono immaginare nella capitale del Paese in cui, secondo le statistiche, il numero dei cani ha superato quello dei bambini.


pietro.piovani@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero