OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
LE INDAGINI
Come ricostruito dagli investigatori, che con un'indagine lampo hanno dato un volto e un nome al ladro, il quarantacinquenne ha speso 500 euro in negozi di vestiti, in punti vendita di articoli per bambini e in tabaccheria, dove aveva fatto scorta di pacchetti di sigarette, sia nella zona dei Castelli, che in alcuni centri commerciali della Capitale. Insomma non si era fatto mancare proprio nulla. A incastrarlo sono state le telecamere di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali, che hanno ripreso i suoi spostamenti, consegnando alla polizia immagini nitide del volto. D'altra parte, dalle transizioni effettuate, il commissariato aveva individuato i negozi in cui l'uomo aveva fatto acquisti. Acquisite le immagini videoregistrate, gli agenti hanno riconosciuto l'uomo, già noto alle forze dell'ordine per reati analoghi a quello commesso, e sono arrivati all'identità del malvivente.
LE SPESE
Gli investigatori, inoltre, accertate le indebite sottrazioni, hanno verificato che per gli acquisti non era stato necessario digitare alcun Pin perché l'uomo era stato attento a non superare il tetto massimo consentito per il passaggio "libero" della carta senza la richiesta delle 5 cifre alla casa. Nessun prelievo di contanti sarebbe stato effettuato dal Lupin dei Castelli, che ha preferito non avvicinarsi agli istituti finanziari di zona.
Una volta riconosciuto dalle foto, il ladro ariccino, con gravi indizi a suo carico, messo alle strette, ha confessato di aver effettuato le spese con soldi non suoi, ammettendo ogni responsabilità in commissariato, dove era stato invitato a presentarsi.
Fa razzia di scampi e orate: presa ladra seriale di pesce a Ostia, si fingeva cliente poi fuggiva
Agli agenti ha detto anche di essersi disfatto del bancomat, gettandolo in un cestino in strada, una volta raggiunto il plafond della carta, cioè il limite di spesa, associato al fido concesso dalla banca, che poteva essere raggiunto in un mese.
Il Messaggero