Roma zona gialla, folla e assembramenti: weekend da "liberi tutti" tra caos e chiusure in Centro e nelle zone della movida

È ripartita la movida come se niente fosse, in tantissimi non hanno rinunciata a una "vasca" in Centro per "festeggiare" il primo sabato a...

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È ripartita la movida come se niente fosse, in tantissimi non hanno rinunciata a una "vasca" in Centro per "festeggiare" il primo sabato a Roma tornata in zona gialla. Pericoloso. Pur non essendo questi catalogabili tra i comportamenti sanzionabili (si può circolare sempre liberamente e gli spostamenti tra comuni ora sono consentiti) le autorità stanno moltiplicando gli appelli alla responsabilità e alla prudenza. La folla in Centro, pur essendo una gioiosa immagine di normalità, è comunque un assembramento, cioè una situazione pericolosa di contagio esponenziale. 

Non si viola nessuna legge passeggiando. Non si tratta certamente di comportamenti irresponsabili come le feste private scoperte dalle forze dell'ordine all'interno di B&B e case vacanze affittate apposta. La movida con i gruppi euforici che consumano l'aperitivo pomeridiano (sui social gira già l'hashtag "aperimerenda" visto che alle 18 i locali chiudono) allarmano gli epidemiologi che immancabilmente notano un relax, a parere loro, negativo e foriero di contagi. Roma si è blindata, questo fine settimana.

Camionette di polizia e carabinieri in presidio fisso alla fine di via del Corso. La stessa via del Corso è stata chiusa al traffico pedonale a un certo punto perché il numero di passanti aveva raggiunto il livello "assembramento". Nonostante le transenne pedagogiche che vorrebbero accompagnare il passeggio in modo ordinato e distanziato. Il distanziamento è un abito mentale difficilissimo, soprattutto fra i ragazzi. Nonostante i corridoi anti ressa. Nelle immagini si vedono le forze dell'ordine che cercano di ricordare l'importanza di mantenere la distanza fisica.

E come in discoteca quando si alzano le luci e la musica diventa più lenta, alle 17 forze dell'ordine e protezione civile hanno inziato le operazioni di deflusso accompagnando le persone verso l'uscita, e quindi lontano da piazze e vie della movida.

«Rigore oppure torneremo a misure più rigide», ha detto l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato. 

 

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Il Messaggero