L'odissea della Roma-Viterbo, anziano in carrozzina caricato sul treno da quattro ragazzi

Roma-Viterbo, anziano in carrozzina issato sul treno da quattro ragazzi
Un anziano portato di peso sulla carrozzina da 4 ragazzi. L'unica possibilità di salire sul treno. Nessun aiuto, se non la buona volontà dei passeggeri. È...

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Un anziano portato di peso sulla carrozzina da 4 ragazzi. L'unica possibilità di salire sul treno. Nessun aiuto, se non la buona volontà dei passeggeri. È la scena che si sono ritrovati di fronte i pendolari della ferrovia Roma-Viterbo. Il treno urbano, in partenza da piazzale Flaminio, era stracolmo di passeggeri, con una lunga coda tra tornelli e binari. Lo racconta il quotidiano Leggo, pubblicando anche una foto dei ragazzi che sollevano la sedia a rotelle per caricarla sul treno. «Quel signore si era fatto spazio, era riuscito a passare, dopo aver perso chissà quante corse. Ma una volta arrivato, guardando gli scalini, si era bloccato racconta Maria Elena, che ha scattato la foto - racconta la ragazza al quotidiano - Così 4 ragazzi, si sono offerti di aiutarlo in quanto era in palese difficoltà». 


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«Una scena
vergognosa e assurda, come la raccontano i pendolari - si legge ancora sul giornale - Un esempio di tristezza e coraggio, così come lo ricorda Maria Elena:«Ho scattato quella foto perché trovo inaccettabile assistere a queste scene e girarsi dall'altra parte. Queste persone hanno tutto il diritto di pretendere un servizio che funzioni -  continua il giornale citando ancora la ragazza - E c'è di più. I disabili sono costretti a vivere quotidianamente episodi simili. La ferrovia regionale Roma Nord (che collega la capitale con Viterbo lungo un percorso di 102 km) ha 40 stazioni, ma Atac, che gestisce la linea, spiega che gli ausili sono legati agli operatori di stazione. Che non sempre sono presenti».

«Per via della conformazione delle stazioni, insomma, è complicato (se non impossibile) permettere la salita e la discesa agevolata di carrozzine, passeggini, biciclette. La rabbia dei pendolari, d'altronde, cresce di giorno in giorno. Negli ultimi mesi, tra soppressioni, ritardi e navette sostitutive, prendere il treno è sempre più complicato - conclude il quotidiano - I cittadini si sono riuniti in un comitato che dal 2012 si è fatto portavoce dei disagi e dei disservizi dell'azienda:
ma siamo stati lasciati soli da Regione, Atac e Comunè spiegano. Sconfortati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero