Nuovi investimenti per il futuro della Roma Viterbo. In un periodo buio per i pendolari, messi a dura prova da tagli di corse, ritardi e ogni tipo di disagio, la notizia...
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Grazie a un accordo quadro, per l’ammodernamento della linea Roma-Viterbo sono in arrivo 337 milioni di euro. La cifra in questione servirà per una serie di importanti interventi: in particolare per il raddoppio della tratta Riano-Morlupo per la quale entro fine anno verranno stipulati i contratti con le imprese vincitrici dell’appalto. Saranno poi investiti per la predisposizione del raddoppio della tratta Montebello-Riano (50 milioni), per la manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente, per il potenziamento del deposito dell’Acqua Acetosa, per lavori tecnologici di potenziamento della linea elettrica (67 milioni) oltre che per il raddoppio della stazione di piazzale Flaminio.
Anche per la Roma-Viterbo sono in arrivo nuovi treni. Saranno in totale 18: per i primi 6 il 28 febbraio scadrà il bando. I successivi 12 rientreranno in una seconda gara che partirà subito dopo. I fondi che saranno investiti hanno origini diverse. C’è una parte regionale, un’altra che arriverà dallo Stato (sono già stanziati 315 milioni) e parte dal Fondo di sviluppo e coesione europeo. I soldi serviranno non solo per potenziare la linea ma anche per subentrare ad Atac e concludere alcuni suoi cantieri fermi da anni come quello per la stazione Flaminio.
«Tutto ciò dimostra il nostro impegno - ha detto l’assessore Alessandri - Siamo nelle condizioni di garantire un futuro migliore e non lontano, sia alla Roma Viterbo che alla Roma Lido». Intanto tra i pendolari riuniti nel Comitato Roma Nord l’attenzione rimane alta. Dopo la manifestazione dei giorni scorsi a piazza del Popolo, proseguono i monitoraggi quotidiani su ritardi e corse soppresse. La ferrovia riveste un’importanza fondamentale servendo tutti i comuni sull’asse della Flaminia. Questo ulteriore investimento sembra gettare una luce definitiva sul futuro della ferrovia, mentre i pendolari sperano che i disagi dovuti ai lavori non siano troppo pesanti e non si protraggano troppo a lungo.
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Il Messaggero