Faccia a faccia questa mattina tra la sindaca di Roma Virginia Raggi e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta. La riunione, nella sede del ministero, fa seguito ad una serie...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'uso dei militari per il controllo dei campi nomadi sulla questione dei roghi tossici è una delle ipotesi di lavoro di cui si è parlato nell'incontro. «Abbiamo attivato una cabina di regia su Roma che affronterà anche altri temi tra cui l'uso di beni come forti militari e caserme che dobbiamo gestire magari attraverso progetti congiunti. Possiamo sviluppare tutto il tema del controllo del territorio e dei campi rom», ha detto la sindaca Raggi entrando in Campidoglio. Su una maggiore presenza dell'esercito sul territorio di Roma e sul controllo dei campi rom per la questione roghi tossici la sindaca ha aggiunto: «Ne stiamo parlando, ne parleremo anche con altri ministri. È sicuramente un tema sul tavolo».
Gli immobili «non funzionali» alle esigenze della Difesa potranno essere utilizzati dal Comune di Roma «per l'avvio di ambiziosi progetti sociali» spiega la Trenta. Un incontro, scrive il ministro su Facebook a proposito del faccia a faccia con la Raggi, nel quale «abbiamo affrontato varie tematiche ed interventi a sostegno della Capitale, su cui il ministero può dare un grande contributo, dai roghi tossici ai beni immobili non funzionali. Abbiamo parlato di idee, di comunità, di persone, di futuro». Quello con Raggi, conclude Trenta, è infatti «solo il primo di una lunga serie di incontri, nell'ambito di un'azione che il ministero vuole implementare a sostegno delle città e, più in generale, di tutto il territorio nazionale. Il cambiamento è appena iniziato e noi stiamo dando il massimo, giorno dopo giorno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero