Roma, violentata a 16 anni da un uomo conosciuto in chat: caccia ad altre vittime

Roma, violentata a 16 anni da un uomo conosciuto in chat: caccia ad altre vittime
Era pronto per lasciare il suo alloggio: i poliziotti lo hanno fermato con le valigie pronte. Gli agenti del commissariato di Tivoli hanno bloccato il molestatore dei castelli...

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Era pronto per lasciare il suo alloggio: i poliziotti lo hanno fermato con le valigie pronte. Gli agenti del commissariato di Tivoli hanno bloccato il molestatore dei castelli romani, 40 anni, residente a Marino, accusato di aver abusato di una 16enne dell'hinterland tiburtino conosciuta in chat.


Dopo giorni passati a chiacchierare, tra telefonate e messaggi, era riuscito a convincerla ad andare a casa sua e lei, che per farlo aveva saltato la scuola, ha cominciato un viaggio verso l'inferno. Una volta nella sua abitazione è stata violentata più volte. I poliziotti stanno proseguendo le indagini per appurare se nella rete dell'uomo siano finite altre minorenni conosciute in rete.



Gli agenti, partendo dalla denuncia della ragazza, hanno avviato le indagini sull'uomo e per fermarlo hanno piantonato i luoghi che era solito frequentare da quando era stato allontanato da casa dalla compagna. Da allora l'uomo avrebbe abitato per qualche giorno nella mansarda di una casa di amici di famiglia che lo avevano accolto. Proprio lì aveva portato la giovane per abusarne. Anche da questo alloggio, però, era stato allontanato dopo poco perché i proprietari non gradivano il giro di persone, ritenute poco raccomandabili, che l'uomo portava in casa. Il suo ultimo alloggio, dove è stato fermato dai poliziotti, era quello di una sua fiamma con cui da qualche tempo aveva una relazione.



La giovane era stata contattata tramite una ”app” di incontri. Dopo essersi spacciata per maggiorenne, una volta nata l'amicizia avrebbe rivelato la vera identità. Per far breccia, l'uomo, che abitualmente frequentava l'area della Tuscolana e dei Castelli Romani, era riuscito a far sentire ”speciale” la ragazza. Lo stesso trucco, invece, non era riuscito con un'amica della giovane. La vittima, infatti, un giorno chiamò il suo amico dal telefono della compagna e da allora l'uomo iniziò a inviare messaggi anche a lei, senza però riuscire a far breccia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero