Roma, a Villa Pamphili la mostra “I burattini della quarantena"

Fernanda Pessolano ha costruito 30 burattini che hanno lo scopo di rappresentare esattamente l’essenza pura della forzata quarantena

Roma, a Villa Pamphili la mostra “I burattini della quarantena"
Come dimenticarsi quel marzo 2020. Tutti chiusi in casa e in attesa di notizie riguardanti l’evolversi del Covid-19, al tempo una novità decisamente inattesa. ...

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Come dimenticarsi quel marzo 2020. Tutti chiusi in casa e in attesa di notizie riguardanti l’evolversi del Covid-19, al tempo una novità decisamente inattesa.


Ognuno di noi avrebbe molto da raccontare. Si potrebbero ascoltare storie disparate, tutte diverse tra loro ma tutte ugualmente interessanti.

Questa volta ci concentriamo su Fernanda Pessolano, la quale durante il lockdown ha esteriorizzato le sue emozioni e le sue sensazioni in una maniera alquanto originale. In 40 giorni è riuscita a comporre il suo “diario” – così l’artista lo definisce – costituito dalla bellezza di 30 burattini che hanno lo scopo di rappresentare esattamente l’essenza pura della forzata quarantena.

Da sabato 11 febbraio a lunedì 13 marzo, dalle ore 10 alle ore 17, si terrà la mostra “I burattini della quarantena; Una sfida. Una disciplina. Un diario” – a cura della stessa Pessolano – a Villa Doria Pamphilj, Largo 3 Giugno 1849 (Via di San Pancrazio 10 - P.zza S. Pancrazio 9/a); mostra nella quale verranno mostrate tutte le sue realizzazioni.

“Tutti i burattini della serie della quarantena sono realizzati con materiali, oggetti e giochi accuditi nel mio laboratorio. Gli oggetti appartengono a mamme e nonne di amici, scarti di traslochi, mercatini km 0, avanzi di installazioni e laboratori per bambini, giochi dei figli” esplica la Sig.ra Fernanda e continua affermando: “Tra le parole della radio, le chiamate con gli amici e i racconti in famiglia, la quarantena ha ispirato burattini uomini, burattini filosofici, burattini animali e burattini luoghi”.

La mostra in questione sarà inaugurata domani sabato 11 febbraio, alle ore 11.30 attraverso lo spettacolo “Astolfo sulla luna e in bicicletta”. Seguirà successivamente nel primo pomeriggio (dalle 13.30 alle 17.30) un corso di formazione rivolto ad insegnanti, operatori culturali, artisti e appassionati, aventi età superiore ai 18; corso che continuerà anche il giorno 12 febbraio, ma dalle 9.30 alle 13.30. Un modo, questa mostra, per mantenere vivo il ricordo di quel periodo così alienante e particolare.

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Il Messaggero