Regeni abbraccia Zaki: «Stavolta andrà tutto bene» Murale di Laika a Villa Ada

«Stavolta andrà tutto bene». La scorsa notte a Roma in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dell'Ambasciata d'Egitto, è...

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«Stavolta andrà tutto bene». La scorsa notte a Roma in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dell'Ambasciata d'Egitto, è apparsa l'ultima opera della street artist Laika che ritrae Giulio Regeni che abbraccia lo studente arrestato in Egitto Patrick Zaki, con indosso una divisa da carcerato.


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Davanti alle due figure campeggia la parola «Libertà» scritta in lingua araba. Nell'opera, Regeni rassicura Zaki, dicendogli: «Stavolta andrà tutto bene». Poi la scritta in arabo «libertà». Il giovane dottorando dell'università di Cambridge, ucciso all'inizio del 2016, si rivolge con queste parole a Patrick George Zaki, ricercatore dell'Alma Mater di Bologna, noto per il suo impegno nel campo dei diritti umani e Lgbt, arrestato venerdì scorso mentre si trovava in Egitto e, stando a quanto riferito dal suo avvocato, «sottoposto a torture da parte della polizia egiziana».

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Il Messaggero