Due agenti della polizia municipale di Roma Capitale. In sella alle loro potenti moto, sulla ciclopedonale che collega Monte Ciocci a Santa Maria della Pietà. Succede sabato...
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I CONTROLLI
Le moto della Municipale, oltre al peso eccessivo che potrebbe danneggiare il già martoriato manto stradale, vengono ritenute «pericolose perché - spiega ancora Avarello - la massa e la velocità in caso di urto possono creare problemi a persone che, sottolineo, camminano o corrono su un parco chiamato lineare», vietato ai mezzi a motore. «I vigili non possono effettuare i controlli in bici? domanda Luca De Franceschi - residente a Monte Mario - tra l'altro è la prima volta che si vedono. Qui di controlli neanche l'ombra».
Lo scorso anno per un evento culturale statico sulla ciclabile ad Appiano, dove avrebbe dovuto sostare un'ape per vendere prodotti bio, i vigili stessi avevano posto mille paletti per il via libera proprio «per la presenza di un mezzo a motore», conclude Avarello. In questi giorni, tra l'altro, il parco lineare è finito sotto «processo» per il suo degrado repentino. Le accuse dell'associazione BiciRoma («pista già sgretolata, serve manutenzione immediata») e le promesse dell'assessore ai Lavori pubblici Pucci («pronti a intervenire subito») hanno portato alla luce gravi difetti in fase di realizzazione: la pista, finanziata da Regione e Rfi (5 milioni il costo) presenta problematiche di vario genere.
Crepe, terreno sconnesso, cestini pieni e scritte sui muri. «Ho constatato la necessità immediata di ripristino dei manti sgretolati - denuncia il presidente del Municipio Barletta -. Mi sono rivolto ad Rfi che per conto di Roma Capitale ha realizzato l'opera, denunciando un'esecuzione dei lavori superficiale e approssimativa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero