Roma, sparatoria a via Ozanam: nell'auto in fuga c'era una microspia, uno dei rom già libero

Roma, sparatoria a via Ozanam: nell'auto in fuga c'era una microspia, uno dei rom già libero
Erano sorvegliati da una miscrospia e sotto intercettazione telefonica Orlando e Lenardo Bevilacqua, i due truffatori dello specchietto di origine rom che sabato sera, a...

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Erano sorvegliati da una miscrospia e sotto intercettazione telefonica Orlando e Lenardo Bevilacqua, i due truffatori dello specchietto di origine rom che sabato sera, a Monteverde, hanno forzato un posto di blocco dei carabinieri. Per questo, forse, l'inseguimento poteva essere evitato. I nomadi avevano puntato la loro Mini contro i militari, che a loro volta, per bloccarli, hanno fatto fuoco ferendo una donna e la figlia di 16 anni su uno scooter. La cimice era stata piazzata sulla Mini Cooper Countryman col tettuccio nero, dopo che l'auto era stata usata a gennaio in un'altra truffa fotocopia in zona San Pietro. Un'auto intestata a Anna Bevilacqua, cognata di Leonardo, e arrestata poi con lui in flagranza di reato all'Eur il 15 febbraio. La donna, che era alla guida della Mini, quel giorno aveva lanciato una pietra contro la Punto di un cinese per taglieggiarlo, e poi dopo essersi ritrovata i carabinieri alle costole, aveva provato a corromperli con settecento euro. I due cognati poi erano stati rimessi in libertà, l'indomani, dopo la convalida dell'arresto. Ecco perché il giro dei Bevilacqua era rimasto sotto stretta osservazione.


GLI INTERROGATORI

Ieri intanto, dopo gli interrogatori di garanzia, i destini di due cugini si sono separati: Orlando Bevilacqua è rimasto in carcere con l'accusa di tentato omicidio, mentre Leonardo, accusato solo di resistenza a pubblico ufficiale (pure a Monteverde non era alla guida della Mini), è stato rimesso in libertà con il solo obbligo di firma. Anche Anna Bevilacqua era tornata libera dopo l'arresto di febbraio: la misura dell'obbligo di circolare solo nel proprio quartiere, a Cinecittà, era stata subito revocata. Secondo il Riesame la disposizione non avrebbe comunque scongiurato «il rischio di reiterazione del reato che potrebbe essere commesso anche nel municipio di appartenenza». Il pm Pierluigi Cipolla, intanto, sta valutando la posizione del carabiniere che ha sparato. I colpi di arma da fuoco hanno ferito, seppure non gravemente, due passanti.
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Il Messaggero