Roma, addio ai sampietrini di via Nazionale: sulle corsie preferenziali arriva l'asfalto

Roma, addio ai sampietrini di via Nazionale: sulle corsie preferenziali arriva l'asfalto
Addio ai sampietrini in via Nazionale, ma solo a metà. In altri termini: sulle corsie preferenziali, dove passano i bus troppo pesanti per essere sopportati da una pavimentazione...

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Addio ai sampietrini in via Nazionale, ma solo a metà. In altri termini: sulle corsie preferenziali, dove passano i bus troppo pesanti per essere sopportati da una pavimentazione che affonda le sue radici nel passato e nella tradizione, arriverà l'asfalto; nella corsia centrale, riservata al traffico privato, invece, restano i sampietrini, risistemati, riposizionati.




Confermata invece la rimozione in largo Magnanapoli e via IV novembre dove, per la conformazione di quelle strade, i sampietrini non reggono ed è meglio affidarsi all'asfalto. Eccola, in estrema sintesi, la decisione del Campidoglio sul futuro dell'asse tra piazza Venezia e piazza della Repubblica. Futuro prossimo, imminente, visto che i lavori in via Nazionale sono tra quelli inseriti nella delibera che elenca le opere da realizzare per il Giubileo, con tempi dimezzati per gli appalti dopo i provvedimenti varati venerdì dal consiglio dei ministri.



DIBATTITO

Il problema è che nella Capitale, quando si parla di ”sampietrini sì o sampietrini no” ci si divide come avviene tra romanisti e laziali. Chi viaggia con lo scooter o anche le signore che usano i tacchi alti in linea di massima si schierano contro i sampietrini, giudicandoli insidiosi e anacronistici; i cultori della storia e della tradizione, invece, li ritengono intoccabili. L'assessore ai Lavori pubblici, Maurizio Pucci, aveva anche ipotizzato di rimuoverli in alcune zone e venderli, ma ci fu una sollevazione di popolo. Alla fine dopo una lunga riflessione si è optato per una scelta di compromesso: non si toccano in piazza Venezia, che sarà riqualificata, ma senza ricorrere all'aiuto dell'asfalto, perché secondo Pucci «è un sagrato», «c'è il monumento del Milite Ignoto, i sampietrini sono il sagrato della chiesa civile». Vengono rimossi, come da programma e come scritto nell'elenco delle opere del Giubileo, in via IV Novembre e largo Magnanaopli (salendo dalla Prefettura, per capirci).



CORSIE


E poi c'è la scelta delicatissima su via Nazionale: alla fine si opta per il mantenimento dei sampietrini attuali sulla parte centrale, dove passa il traffico privato. Per quanto riguarda invece le corsie preferenziali, ai lati, riservati ai bus, si viola un tabù perché il passaggio costante dei mezzi pesanti rende complicata la manutenzione costante del manto di sampietrini: dunque spazio a un asfalto particolare, fonoassorbente. E soprattutto pigmentato, in modo da assicurare una colorazione simile a quella dei sampietrini che resteranno al centro. Infine, si ragiona su un'ipotesi: da piazza della Repubblica si potrebbe dare la possibilità (ma si valuta anche l'obbligo) ai mezzi privati di peso superiore a 35 quintali di passare sulla corsia d'asfalto. Ma quando si apriranno i cantieri? Qui si torna al tema centrale della corsa contro il tempo, favorita ora dal dimezzamento dei percorsi degli appalti decisi dal governo. Probabilmente si inizia a fine settembre, con l'obiettivo di lavorare giorno e notte, per non terminare troppo tardi. Inevitabili le conseguenze sul traffico, ma sarà un sacrificio da sopportare in vista del Giubileo.

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Il Messaggero