Roma, a Via Giulia un giardino sopra il parking: pronta l'opera di recupero urbano

Alberi di limoni e poi melograni, gelsi e ulivi in un giardino che non ha l'ansia di svelarsi nell'immediato ma che lascia al pubblico la possibilità di scoprire,...

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Alberi di limoni e poi melograni, gelsi e ulivi in un giardino che non ha l'ansia di svelarsi nell'immediato ma che lascia al pubblico la possibilità di scoprire, mano a mano, un ambiente modulare che unisce la storia di oggi con quella di ieri. Per ora non c'è che un plastico a raccontare il futuro del giardino di via Giulia, l'opera di recupero urbano che dovrebbe sorgere a copertura del parcheggio auto, inaugurato lo scorso settembre dopo più di 7 anni di lavori, nell'omonima strada del cuore di Roma. Ieri il I Municipio, a cui l'ex giunta di Ignazio Marino aveva affidato tramite la delibera 194/2014 il compito di avviare una progettazione partecipata per la sistemazione dell'area, ha presentato il progetto messo a punto da un'equipe di architetti italiani e svizzeri. Ma per dare il via al cantiere, nonostante l'approvazione nell'ultima conferenza dei servizi sia arrivata il 27 maggio 2016, manca ad oggi un atto della giunta di Virginia Raggi che deve stabilire quale soggetto se l'impresa che ha realizzato il parking o un'altra azienda da individuare attraverso un bando pubblico dovrà realizzare l'opera il cui costo ammonta a 1.100.000 euro. L'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, che intende portare a dama questa partita, ha sollecitato per mano del Segretariato Generale, l'Anac.


«Con l'intento di sciogliere spiega la Meleo questa perplessità sulla procedura da seguire». Intanto i cittadini e Roma intera possono già scoprire in che modo potrebbe trasformarsi via Giulia. Il giardino, circondato da una cinta muraria alta in media 4,5 metri e che andrà a occupare una superficie di 4.400 mq, si divide in tre parti: l'ingresso che potrebbe ospitare al posto di un pergolato un punto ristoro e un presidio fisso di controllo fa da apripista al frutteto. Una zona intermedia coltivata ad alberi da frutto ed erbe aromatiche con terrazzamenti e sedute per il pubblico che, a sua volta, precede il giardino segreto, una parte più folta di vegetazione in cui saranno esposti anche i reperti archeologici rinvenuti negli anni dei lavori per il parcheggio.

L'AMBIZIONE

«La nostra ambizione spiega la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi è quella di chiudere una doppia ferita, provocata dall'abbattimento di due edifici negli anni Trenta del secolo scorso e riqualificare la zona dopo la creazione di un parcheggio che, tra mille polemiche è stato approvato e realizzato con una variante significativa rispetto al progetto originario». Nel parcheggio, infatti, invece dei 405 posti auto pensati in un primo momento sono stati realizzate 293 aree di sosta in ragione dei rinvenimenti archeologici, parte dei quali sono stati studiati ma poi rinterrati. «Confidiamo conclude la Alfonsi nella buona volontà dell'amministrazione capitolina». Il progetto del giardino di via Giulia ha ricevuto inoltre il placet della Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma. «La tipologia dell'intervento spiega il soprintendente Francesco Prosperetti è assolutamente compatibile con il tessuto storico del centro di Roma, proprio perché i giardini circondati da alte mura si ritrovano sulla stessa via Giulia e un esempio è quello di palazzo Farnese».

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Il Messaggero