Roma, nascondeva coca nei loculi del verano: marmista-pusher condannato a 4 anni

Il cimitero del Verano abbandonato nel degrado
Le tombe di sconosciuti al Verano usate come casseforti. Pensava di aver trovato una custodia inespugnabile un pusher romano impegnato nello smercio della cocaina, nascondendo la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le tombe di sconosciuti al Verano usate come casseforti. Pensava di aver trovato una custodia inespugnabile un pusher romano impegnato nello smercio della cocaina, nascondendo la scorta di droga sotto lapidi abbandonate. Invece in un solo colpo la polizia ha recuperato un bottino di un chilo e cento grammi di neve bianca sepolta accanto a un ossario. E una pistola, per di più rubata, in un'altra sepoltura.


Un traffico che Daniele G., un quarantenne di Tor Tre Teste, professione marmista proprio al Verano, pagherà con una condanna a 4 anni di carcere e al pagamento di 14.000 euro. La condanna è stata emessa ieri, col rito abbreviato, dal giudice delle indagini preliminari. Per il pusher però una doppia consolazione: per lui sono stati disposti i domiciliari e con la possibilità di recarsi al lavoro, proprio al Verano, base dei suoi affari. Il quarantenne era stato arrestato ad aprile all'interno del camposanto. Gli investigatori della Mobile che avevano auto una soffiata sulla doppia attività del marmista si sono appostati dentro e fuori dal Verano per smascherarlo. Quindi non è rimasto che controllare dove si approvvigionava per portare all'esterno le dosi da vendere. L'uomo ha parcheggiato l'auto in un viale, si è introdotto in un corridoio coperto con pareti di loculi a più piani e al quarto piano ha divelto una lastra di marmo: ecco la droga. In un altro loculo, come ha ricostruito per l'accusa il pm Carlo Villani, invece è stata recuparata una calibro 9 risultata rubata nel padovano, con munizioni. La cocaina avrebbe fruttato quasi seimila dosi.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero