«Da un anno mi chiedeva di ucciderla. E alla fine l'ho accontentata. Ho fatto quello che voleva». Ha ucciso sua moglie per non vederla più soffrire....
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IL MALESSERE
Una coppia sola, senza figli, pochi amici. Le poche uscite si erano ancora di più diradate da quando la donna, impiegata al ministero delle Finanze, era andata in pensione: «Passava interi periodi senza uscire di casa, anche settimane». Da quando aveva smesso di lavorare Paola era caduta in una profonda depressione che cercava di contrastare con il sostegno di uno specialista, che nelle prossime ore verrà ascoltato. Recentemente Paola aveva subito un piccolo intervento alla pancia, «nulla di grave», ammette il marito che, tuttavia, ricorda come la degenza fisica avesse ingenerato nella donna uno stato d'ansia, che aveva travolto anche lui. La moglie accusava continui malori allo stomaco.
La confessione del marito è ritenuta attendibile dagli inquirenti, anche se da verificare. I primi testimoni, un fratello della vittima, sono già stati ascoltati, mentre nelle prossime ore saranno fatti ulteriori accertamenti, anche sulla situazione clinica della donna, prima del decesso. Sabato mattina il pm Barba ha chiesto la convalida d'arresto nei confronti dell'uomo, per il quale, almeno per il momento, non verrà richiesta una perizia psichica. Pancianeschi, accusato di omicidio volontario, è ritenuto capace di intendere e di volere. Mentre sarà disposto un esame biologico sulla donna per verificare l'eventuale assunzione di farmaci. Sul suo corpo non sono stati trovati segni di lesioni o di strangolamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero