Roma, turista austriaco muore davanti al Colosseo: e il corpo resta a terra

Roma, turista austriaco muore davanti al Colosseo: e il corpo resta a terra
Tragedia nei pressi del Colosseo ieri. Un turista di nazionalità austriaca, in visita nella Capitale con la moglie e la figlia, è stato colto da malore ed è...

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Tragedia nei pressi del Colosseo ieri. Un turista di nazionalità austriaca, in visita nella Capitale con la moglie e la figlia, è stato colto da malore ed è morto. Forse il caldo torrido, tra le cause indicate. L'uomo non ce l'ha fatta, è rimasto a terra per quasi un'ora, nonostante i tentativi di soccorrerlo (è stato chiamato il 118). La disgrazia si è consumata tra le 14 e le 15, nei pressi dell'ingresso della stazione della metro Colosseo. Testimone dei fatti è stata una guida turistica dell'Agtar (Associazione guide turistiche abilitate di Roma) in servizio in quel momento, F. B.: «Dopo il primo soccorso di massaggio cardiaco da parte dei militari presenti sul posto, sono intervenuti una donna e un dottore americano, che si trovavano lì in vacanza. È stato lui che mi ha detto di cercare urgentemente un defibrillatore. Ma non ci sono riuscita. Se ci fosse stato un defibrillatore forse si sarebbe salvato. L'ho cercato disperatamente, ma evidentemente non c'è l'obbligo di averne uno nei servizi aperti al pubblico». La guida turistica ha provato a chiedere al personale della metro, al bar vicino alla stazione, la scuola più vicina era chiusa in quanto domenica, e neanche i presidi mobili interforze erano attrezzati con un defibrillatore, ieri. L'ultima chance, il Colosseo.


I SALVA-VITA SCOMPARSI

È corsa ai cancelli del Colosseo, ma gli addetti all'ingresso (personale di CoopCulture, la società che ha in gestione i servizi aggiuntivi di accoglienza e biglietteria) hanno risposto di non avere defibrillatori a disposizione. Una stranezza. Cronache alla mano, il 16 giugno del 2016, proprio la Soprintendenza archeologica di Roma convocò la stampa per presentare (con tanto di dimostrazione pratica) i quattro apparecchi di defibrillatori salva-vita consegnati al Colosseo. Tanto che venne annunciato: «Il Colosseo è il primo sito archeologico in Italia a disporre della strumentazione di cardio-protezione». Cos'è successo ieri, si chiedono le guide turistiche. Forse sono utilizzabili solo esclusivamente all'interno dell'Anfiteatro Flavio? L'ambulanza è arrivata dopo circa un quarto d'ora dalla chiamata. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione, troppo tardi da quando l'uomo ha cominciato a sentirsi male. Profondamente scossa dalla vicenda, F. B. commenta: «Non deve più succedere una cosa del genere in un luogo come il Colosseo dove passano ogni giorno, con temperature estive così alte, almeno trenta mila persone. Quest'area deve essere dotata di defibrillatori. Sono disposta anche ad avviare una colletta con le guide turistiche».

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Il Messaggero