Roma, furti e borseggi con auto intestate ad un prestanome: smantellata banda di sudamericani

Roma, furti e borseggi con auto intestate ad un prestanome: smantellata banda di sudamericani
Truffe, furti, borseggi, tutto compiuto con auto intestate ad un prestanome: smantellata la banda di sudamericani che dalla Capitale operava in tutta Italia. Dopo articolate...

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Truffe, furti, borseggi, tutto compiuto con auto intestate ad un prestanome: smantellata la banda di sudamericani che dalla Capitale operava in tutta Italia. Dopo articolate indagini, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Prenestino diretto da Roberto Arneodo hanno denunciato sei persone per truffe e furti. A seguito di un grosso furto in un hotel nel quartiere Collatino, durante il quale un testimone era riuscito a prendere il numero parziale della targa della vettura usata dai malviventi, gli agenti hanno iniziato le indagini che li ha portati sulle tracce del proprietario dell'auto che, disoccupato e domiciliato presso la casa comunale, era intestatario di oltre 100 veicoli tutti circolanti sul territorio nazionale e titolare di un'impresa di commercio all'ingrosso di autoveicoli di fatto inesistente.


L'uomo è stato individuato nella provincia di Palermo, dove viveva di furti e borseggi. Dall'interrogatorio è emerso che si era offerto come prestanome in cambio di poche decine di euro e che nessuna delle auto intestate a lui era nelle sue disponibilità ma che i veicoli erano quasi tutti in uso a cittadini sudamericani irregolari sul territorio che le utilizzavano per compiere reati, tra cui furti e diverse rapine negli hotel e negli aeroporti della Capitale o noleggiandole ad altri criminali, anche nelle province vicine. Tre di questi sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria. Grazie alle indagini dei poliziotti è stato identificato anche un altro soggetto, incaricato di reperire le auto e di occuparsi della falsa intestazione presso varie autoscuole. Gli agenti della Polizia di Stato, con la collaborazione di altre forze di Polizia, sono riusciti a rintracciare diverse decine di queste automobili e a far radiare dal pubblico registro automobilistico tutte le altre.
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Il Messaggero