Roma, vipera nel centro urbano di Labaro. L’esperto: «Settembre è il mese della riproduzione»

L’esemplare, una femmina adulta, Aspis Francisciredi, è deceduta poco prima dell’arrivo dell’esperto per la cattura e la successiva liberazione in un luogo lontano dalle abitazioni

La vipera trovata morta nel centro urbano di Labaro
L’allarme è scattato poco dopo le 14 di oggi: un serpente si aggirava nel centro urbano di Labaro tra l’incredulità e lo spavento dei presenti. Sul posto...

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L’allarme è scattato poco dopo le 14 di oggi: un serpente si aggirava nel centro urbano di Labaro tra l’incredulità e lo spavento dei presenti. Sul posto sono giunti i carabinieri della Forestale  ma una volta individuato il rettile e identificato, i dubbi si sono trasformati in certezze:  nessun biacco, ma una vipera di grosse dimensioni. L’esemplare - Aspis Francisciredi - una femmina adulta, tra i tre e i cinque anni e mezzo, si era avvicinata al centro urbano per mettere al mondo i cuccioli. «Settembre è il mese della riproduzione», ricorda al “Il Messaggero” l’esperto etologo Lunerti.  

 

 

Vipera a Labaro

Per mettere in sicurezza l’area, l'ofide è stato coperto con uno secchio, ma a causa delle temperature troppe elevate, è deceduto. «Si avvicinano ai centri abitati in quanto ricchi di tracce olfattive di piccoli mammiferi od altri piccoli rettili, ma soprattutto perché hanno più nascondigli a disposizione per i piccoli che vengono al mondo e sfuggono così dal pericolo cinghiali», specifica Lunerti. «Serpenti tanto pericolosi quando delicati - aggiunge - tanto che hanno difficoltà nel mantenere la loro temperatura corporea». I giovani esemplari catturano e si nutrono di altri rettili, insetti ed anfibi mentre gli adulti riescono ad individuare le loro prede grazie ad un recettore termico posto sotto l’occhio: quando sono vicine le agguantano con un movimento molto rapido ed iniettano il loro veleno.  

 

 

 

I precedenti

Lo scorso 26 agosto, nel quartiere Laurentina, un’altra vipera era stata segnalata nei pressi di un'abitazione in zona Selvotta. Il proprietario era riuscito a metterla all’interno di un retino e liberarla tra le sterpaglie, ma ha rischiato un morso. I siti domestici sono luoghi dove queste specie cercano riparo per mettere al mondo i loro cuccioli. Un anno fa, nella zona del Tufello, a Roma, un altro esemplare velenoso aveva terrorizzato i condomini di via Monte Massico e via Monte Cracco. Gli uomini della Forestale avevano inizialmente effettuato tre sopralluoghi, ma senza alcuna cattura. La specie - conosciuta la Vipera di Redi, si era andata a rifugiare all’interno di un tubo corrugato nel giardino del Liceo Aristofane. Nessuna emergenza vipera nella Capitale, ma «prestate sempre attenzione ai siti domestici», conclude l’etologo.

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Il Messaggero